Sono stati analizzati i rischi a cui possono andare in contro le persone che seguono una dieta vegetariana, carnivora e pescitariana. Gli studi hanno nuovamente confermato l’importanza di una dieta equilibrata e varia. Uno studio durano 18 anni e pubblicato sul British Medical Journal, conferma che una dieta vegetariana o vegana riduce il rischio del manifestarsi di malattie cardiache ma aumenta il rischio di ictus.
Uno studio condotto dall’EPIC-Oxford study ha analizzato il rapporto tra dieta e salute. Lo studio è stato condotto su dei volontari che tra il 1993 ed il 2001 hanno dovuto compilare un questionario che è stato poi ripresentato agli stessi nel 2010. Dopo circa 18 anni, ci sono stati 2820 casi di cardiopatie ischemiche e e 1072 casi di ictus.
Le malattie cardiache risultavano presenti soprattutto nelle persone che seguivano una dieta carnivora, più bassa era l’incidenza sui pescitariani mentre i vegetariani avevano il 22% in meno di rischio rispetto agli onnivori. Ciò dipende dai livelli di colesterolo cattivo nel sangue che risultano inferiori per chi segue una dieta ricca di vegetali.
Il rischio di ictus sembra essere per i vegetariani e per i vegani, maggiore del 20% rispetto a chi segue una dieta varia. Ciò è dato a causa della carenza di vitamina B12 che si ottiene soprattutto da alimenti di origine animale.
Lo studio però non ha preso in considerazione vari fattori legati allo stile di vita dei candidati, come il reddito che incide molto sulla spesa. Negli ultimi anni, inoltre, sono stati sviluppati dei validi sostituti della carne in forma vegetale che eliminano il problema della carenza di nutrienti. Lo studio ha però dimostrato che una dieta equilibrata e varia è l’unica che può prevenire l’insorgere di malattie grazie all’assunzione di tutti i macro e micronutrienti di cui il corpo necessita. Un altro valido aiutato resta lo sport.