16:8, annotate questi numeri, non per giocarli al lotto, ma per dimagrire: un modo rapido, costante, per depurare l’organismo dalle tossine in eccesso. La dieta 16:8 è una nuova forma di digiuno ad intermittenza, che ha sedotto i fitness addicted e gli sportivi: 16 sono le ore in cui eludere il cibo, 8 invece quelle in cui concentrare i pasti della giornata.
Un modo per permettere all’organismo il doveroso sostentamento e contemporaneamente una disintossicazione dalle tossine riattivando il metabolismo e la corretta produzione di insulina. L’importante è osservare le 16 ore consecutive di digiuno.
Alcune ricerche sostengono che il digiuno intermittente sia un modo per migliorare la nostra sensibilità insulinica, il colesterolo, i trigliceridi, il metabolismo riducendo lo stress ossidativo e potenziando il sistema immunitario, permettendoci di saziarci prima ed avere meno fame nervosa durante il giorno.
Ad Hollywood è stata testata e consigliata da David Kingsbury, personal trainer di Hugh Jackman e Jennifer Lawrence, raccomandando però di attuarla per almeno una settimana al mese o per due mesi di fila. Gli esperti consigliano di suddividere i pasti seguendo queste modalità: assumere liquidi a colazione, fare un piccolo spuntino a pranzo, liquidi nel pomeriggio e la sera cenare entro le 22. Le restrizioni sono poche, introdurre tanta frutta e verdura, proteine magre, cereali integrali e porzioni contenute. Evitare zuccheri raffinati e carni grasse, tipo salumi e insaccati.
Qualcuno consiglia il digiuno serale, o solamente una tisana o un pinzimonio, il picco insulinico viene bloccato.
Astenersi dal cibo per almeno 12 ore sarebbe un elisir per il corpo: ricerche scientifiche hanno evidenziato che stare per qualche ora senza cibo aiuta a ridurre le infiammazioni in atto, potenzia il sistema immunitario e la capacità delle cellule di rigenerarsi. Il digiuno per 24 ore consecutive incoraggerebbe anche la formazione di nuovi neuroni nel cervello.