Trascorrere 2 ore a settimana immersi nella natura migliora la salute dell’essere umano

Bastano 2 ore a settimana trascorse tra la natura per avere effetti benefici sulla salute e sull'umore dell'essere umano. Ecco la ricerca effettuata in Inghilterra.

Trascorrere 2 ore a settimana immersi nella natura migliora la salute dell’essere umano

Le ricerche e gli studi sugli effetti benefici della natura e dell’aria aperta proseguono e proprio uno studio recente ha spiegato come bastano soltanto 2 ore a settimana trascorse nel verde dei parchi pubblici, boschi e campi per migliorare la salute e l’umore. Che facesse bene lo si sapeva già, ma nessuno prima d’ora l’aveva effettivamente quantificato con dei dati concreti. 

La ricerca è stata effettuata in Inghilterra su 20 mila persone, che hanno detto quante ore passavano mediamente a settimana a contatto con la natura. Da ciò è emerso che le persone che frequentavano spazi verdi per più di due ore a settimana avevano più possibilità di essere in buona salute. Non è un tempo esagerato, considerando che in un solo giorno esistono ben 24 ore: le due ore possono essere spalmate nella settimana o essere concentrate in un’unica giornata.

Il contatto con la natura fa bene alla salute

Effettuando una media, è stato scoperto che ogni persona trascorre a settimana “solo” 94 minuti (poco più di un’ora e mezza) a settimana all’aperto. Rachel Stancliffe del Centro per l’assistenza sanitaria sostenibile a Oxford, spiega che oltre al benessere fisico, c’è anche quello mentale da considerare e il contatto con la natura non fa altro che giovare ad entrambi.

Stranamente, però, dopo le 2 ore si ha un “rendimento” decrescente, l’esatto opposto di quanto accade entro le 2 ore per poi avere un picco dopo le 5 ore. Ciò si spiega, secondo i ricercatori, con il fatto che forse non è il contatto con la natura in sé a dare benefici, ma è il fatto che l’aria aperta appartiene alla categoria dell’attività fisica. Tuttavia la soglia delle due ore può essere rispettata da tutti, anziani, bambini, donne in gravidanza, disabili.

Come riporta uno dei membri che ha portato a termine la ricerca: “Non devi correre nel parco, basta stare seduti su una panchina”. I risultati dello studio saranno pubblicati entro la fine di quest’anno su alcune riviste specializzate.

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