La scienza ha voluto indagare sul perchè il tè abbia effetti positivi sulle prestazioni che rientrano nella sfera della creativà e la ricerca è partita proprio da uno dei luoghi sulla terra dove si consuma più tè, la Cina. La ricerca, infatti, è stata effettuato da un team di studiosi dell’Università di Pechino.
Sono stati effettuati due esperimenti su un gruppo 50 persone, erano tutti studenti con un’età media di 23 anni. A metà gruppo è stato fatto sorseggiare un bicchiere d’acqua, mentre all’altra metà una tazza di tè nero e subito dopo tutti sono stati sottoposti a dei test che analizzavano la creatività e le capacità cognitive.
I test erano due: uno in cui i partecipanti dovevano dare un nome interessante ad un ristorante partendo da alcune parole, l’altro consisteva nel costruire qualcosa di creativo e bello con dei blocchi di costruzioni. Sia il nome del ristorante che le costruzioni sono poi state valutate sul lato creativo e cognitivo da un gruppo di studenti che non aveva partecipato ai test. I risultati sono stati a favore di chi aveva bevuto il tè, poichè in entrambi i test avevano realizzato i punteggi migliori.
E’ stato dimostrato così che il tè migliora non solo la creatività (i ricercatori hanno parlato di creatività divergente) ma anche la concentrazione e le capacità cognitive, inoltre gli effetti positivi si possono avere anche in un lungo periodo poichè i risultati non sono scemati durante la seconda prova e sembra che i benefici si abbiano sin da subito, ovvero da quando si finisce di bere il tè. L’effetto immediato e quello prolungato avvengono protabilmente grazie alla teanina che contiene la pianta.
Si è parlato di creatività divergente in quanto i risultati ottenuti hanno riguardato idee nuove, originali, fuori dagli schemi. Questo studio si è così aggiunto a quello condotto in passato che dimostrava come questa bevanda avesse effetti positivi anche sul pensiero divergente, ovvero quello che ci aiuta ad analizzare i problemi e risolverli.