Scagionato l’olio di palma: non è più dannoso degli altri grassi saturi

Da molti anni l'olio di palma è al centro dei dibattiti sulla salute, ma resta comunque il grasso vegetale più utilizzato nella preparazione di numerosi prodotti. Recenti ricerche hanno dimostrato che non fa più male degli altri grassi saturi, burro compreso

Scagionato l’olio di palma: non è più dannoso degli altri grassi saturi

Da quando, qualche anno fa, è scoppiata la polemica sull’olio di palma, opinionisti e esperti del settore dell’alimentazione si sono espressi in merito alla sua pericolosità, ma il più delle volte non avevano nessun dato scientifico a dimostrazione delle loro tesi. Adesso, però, è stato reso noto ciò che l‘Istituto superiore di Sanità ha scoperto riguardo all’olio di palma, visto che veniva spesso richiesto il parere ministeriale in merito, sul quale nemmeno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fin’ora ritenuto necessario esprimersi.

Già da qualche tempo, comunque, nutrizionisti e cardiologi si erano espressi al riguardo, smorzando gli allarmismi, ma comunque hanno fatto presente che un eccessivo uso di questo olio attraverso la dieta rischiava di accrescere le possibilità del singolo individuo di andare incontro, nel tempo, alla possibilità di patologie cardiovascolari.

L’Istituto Superiore di Sanità ha quindi dichiarato che l’uso dell’olio di palma non è assolutamente più dannoso degli altri altri grassi saturi, come ad esempio il burro. Il problema maggiore è che in Italia e nel mondo, si fa troppo uso di questo tipo di grassi.

Restando sull’olio di palma, questo è composto per il 50% da acidi grassi saturi (quasi esclusivamente acido palmitico) che, aumentando il livello di colesterolo ‘cattivo’ nel sangue, rappresenta un fattore di rischio nelle malattie cardiovascolari. La restante parte, infine, è costituita da acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) e polinsaturi (acido linoleico). Del tutto assente il colesterolo.

L’olio di palma nel tempo ha preso il posto della margarina nella preparazione industriale di alcuni prodotti da forno, creme spalmabili, merendine e biscotti. A quanto pare, quindi, non esiste nessuna insidia specifica nell’olio di palma. L’invito alla cautela è per l’apporto di acidi grassi saturi, che quando assunti tramite l’olio di palma, visto la sua onnipresenza nei prodotti alimentari, è difficile da quantificare.

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