E’ stato condotto proprio nel nostro Bel Paese un grande studio su ben 20mila persone che ha dimostrato che la pasta, associata alla dieta mediterranea è quella più salutare, quindi va benissimo mangiare pasta a patto che sia nelle dosi giuste e facendo attenzione al condimento.
La ricerca in questione è stata pubblicata sulla rivista Nutrition and Diabetes ed ha preso in considerazione due studi italiani effettuati uno in Molise e l’altro che ha preso in considerazione i dati sulla nutrizione e la salute in tutte le regioni italiane. Da entrambi gli studi è risultato che la pasta non è affatto associata all’obesità, anzi, se la si consuma nel modo corretto c’è minor rischio di diventare obesi.
I ricercatori hanno potuto anche affermare che consumare pasta, nelle dosi relative al proprio fabbisogno e inserendola nel contesto della dieta mediterranea, aiuta a mantenere sottocontrollo il girovita e un indice di massa corporea migliore. Ciò accade soprattutto per le donne.
La spiegazione di tutto ciò potrebbe stare nel fatto che fa bene sostituire la pasta a cibi meno salutari come carni rosse, salumi, zuccheri raffinati e formaggi.
Come già detto, però, tutto dipende dalle dosi in cui la si consuma e dal condimento, ovviamente più il condimento è semplice, ovvero senza soffritto, salumi, formaggi e carne, e più si ottengono gli effetti benefici descritti nello studio. Inoltre, per chi conduce una vita sedentaria la dose indicata è di 60 grammi di pasta. Ma la regola generale è di consumarla sempre “al dente”, per evitare picchi di glicemia, e di semola di grano duro o integrale. La si può sostituire anche con riso, farro, orzo e altri cereali ed è importante abbinarla ad alimenti proteici che consentano un piatto unico così da tenere sotto controllo l’apporto di calorie.
I condimenti migliori sono pomodoro, verdure e legumi in genere, pesce e olio extravergine di oliva, meglio sempre a crudo.