L’Università della Columbia ha condotto uno studio per capire perchè le persone che hanno un qualche conflitto, passeggiando insieme sono più propense ad appianare la situazione sgradevole e a fare la pace.
Ormai da millenni si sa che camminare fa bene, non solo alla salute, ma anche alle capacità cognitive e creative, per questo motivo le lezioni dei peripatetici del 300 a.C. facevano lezione ai propri allievi passeggiando. Successivamenti, anche grandi pensatori e filosofi hanno confermato che per loro passeggiare era fondamentale per sviluppare idee e pensieri. In particolare, Charles Darwin ha messo a punto la teoria dell’evoluzione proprio passeggiando e compiendo sempre lo stesso percorso.
A quanto pare, camminare favorisce il guardare da più punti di vista non solo ciò che ci circonda ma anche le situazioni di conflitto che si vengono a creare con altre persone, il cosidetto “vado a fare una passeggiata per schiarirmi le idee”. Proprio così, quindi, due persone si vengono in contro, diventando più propense a trovare un punto d’accordo.
Gli autori della ricerca hanno sottolineato che chi cerca soluzioni restando fermo in un posto assume un pensiero convergente, ovvero si concentra su una soluzione, idea o risposta; al contrario, chi passeggia mentre pensa ha un pensiero divergente e riesce ad analizzare e produrre più idee e soluzioni e, inoltre, analizza e prende in considerazione anche i punti di vista altrui, cosa fondamentale per due persone con idee contrastanti e in conflitto tra di loro.
Il passeggiare, inoltre, concede dei cambi di scena, ovvero ciò che ci circonda cambia favorendo il cambiamento del punto di vista anche del pensiero. Questo significa che la creatività è molto stimolata e aperta. Di solito si litiga sempre negli stessi ambienti della casa, la stessa cosa accade negli uffici a lavoro poichè scatta una sorta di territorialità; partendo da queste osservazioni lo studio ha dimostrato come chi lavora all’aperto o in piedi e in movimento è più propenso a idee innovative e creative, riesce a organizzare meglio le cose e ha meno senso di territorialità.
Camminare insieme, fianco a fianco, favorisce ovviamente la comunicazione tra le persone evitando che le due persone si ritrovino a guardarsi in cagnesco faccia a faccia. Inoltre, nella passeggiata, senza esserne consapevoli, si tende a sincronizzare i passi e i movimenti con l’altra persona; questa tendenza si chiama sincronia interattiva ed è utilizzata sin da bambini per essere accettati nel gruppo di gioco altrui. Negli adulti, questo comportamento favorirebbe la riappacificazione, poichè si sincronizzano anche gli stati d’animo e, anche se non ne sono ancora certi, gli studiosi credono che vengano prodotte delle speciali endorfine che rafforzano i rapporti affettivi per favorire la risoluzione dei conflitti.