Mangiare yogurt più di 2 volte a settimana riduce del 20% il rischio di infarto

Lo yogurt è un alleato prezioso per l'intestino, ma ha anche altri benefici. Studi recenti gli attribuiscono anche la virtù di ridurre del 20% il rischio d'infarto.

Mangiare yogurt più di 2 volte a settimana riduce del 20% il rischio di infarto

Le recenti ricerche hanno identificato lo yogurt non solo come regolatore delle funzioni intestinali, ma anche come alleato per la salute da tanti altri punti di vista, tra cui quello di far diminuire il rischio di infarto del 20%.

Sappiamo benissimo che lo yogurt aiuta a ristabilire l’equilibrio della flora intestinale, ma da un recente studio pubblicato sull’American Journal of Hypertension, emerge che le persone ipertese, se consumano yogurt più di due volte a settimana, diminuiscono il rischio di infarto del 20%. La percentuale aumenta se il regolare consumo di yodurt è associato a una sana alimentazione, ricca di cereali integrali, frutta e verdura. L’articolo è frutto di una raccolta di dati effettuata con gli studi effettuati con il Nurses Health Study I e II e l’Health Professionals Follow-Up Study.

Lo studio

Già in passato, uno studio del Massachusetts Institute of Technology, aveva affermato che i batteri “buoni” dell’intestino aiutano gli ipertesi ad abbassare la pressione cardiovascolare. Per questo studio hanno sottoposto un gruppo di persone a una dieta di alimenti molto salati per due settimane e un altro gruppo a un trattamento di fermeti lattici per una settimana e quella successiva a una dieta basata su un alto contenuto di sale. Nelle persone del primo gruppo, oltre ad un forte innalzamento della pressione, è stato notato anche infiammazione dell’intestino, mentre i risultati del secondo gruppo sono stati che i probiotici contenuti nello yogurt e in altri alimenti fermentati hanno eliminato l’effetto ipertensivo del sale.

In base ai risultati di questo studio, i ricercatori dell’American Physiological Society sono arrivati alla conclusione che i probiotici migliorano la comunicazione tra cervello e flora batterica, contrastando l’azione di innalzamento della pressione ad opera del sale.

Quest’ultimi hanno effettuato test di laboratorio sui topi, somministrandogli kefir, alimento molto simile allo yogurt. I risultati osservati sono che il kefir ha agito positivamente su quattro batteri “buoni” della flora intestinale e hanno aumentato i livelli di un enzima cerebrale che svolge una funzione importante per il sistema nervoso. E’ stato quindi possibile affermare che se si ha una buona flora batterica, migliora la relazione tra cervello e apparato gastrointestinale, le infiammazioni e la pressione arteriosa diminuiscono e si ha anche un migliore sistema immunitario.

Continua a leggere su Fidelity News