Fare volontariato è certamente una vocazione che hanno in pochi e spesso si sente anche parlare che c’è chi lo fa per interessi personali di dubbia moralità. Ma ci sono altri benefici, tutti provati scientificamente, che porta con se il volontariato a chi lo fa.
Per prima cosa, chi fa volontariato sta a contatto con tante persone, quindi non soffre la solitudine, per questo è un’attività molto consigliata alle persone in pensione in quanto li aiuta ad avere uno scopo di vita rendendosi utili alla società e a non soffrire la solitudine. Ma soprattutto, fare volontariato, fa fare anche vita all’aria aperta e movimento, cose che riducono l’ipertensione e non solo negli anziani.
La cosa più importante che si “guadagna” dal volontariato è prima di tutto accrescere il proprio bagaglio di vita ed esperienze e, inoltre, ci aiuta a farci dei nuovi amici e, spesso, sono tutte persone speciali.
Richard Davidson, neuroscienziato dell’università del Wisconsin, da anni studia gli effetti a livello cerebrale di compassione e gentilezza nelle situazioni contrastanti di fare qualcosa per se stessi o per gli altri. E’ arrivato così alla conclusione che quando facciamo qualcosa per noi stessi le emozioni positive che proviamo durano poco, mentre fare qualcosa per gli altri risulta benefico per il cervello in quanto le emozioni positive che proviamo durano molto di più, anche dopo molto tempo da quando abbiamo compiuto l’azione.
Ma se gli aspetti benefici sul lato psicologico sono confermati c’è chi ancora studia se è vero che fare volontariato aumenta le probabilità di vivere più a lungo del 20%. Infatti, a questo proposito, ci sono alcuni studiosi che ipotizzano che, grazie al nostro sistema neuroimmunoendocrino (che mette in comunicazione i sistemi immunitaro, metabolico e cerebrale del nostro organismo) i benefici del volontariato sulla mente si ripercuotono in tutto l’organismo donando benessere generale che allunga la vita. Soprattutto per il fatto che si fa movimento e non vita sedentaria i valori di colesterolo e peso tendono a diminuire, come dimostra uno studio condotto sugli adolescenti.
Alcuni studiosi dell’università di Exeter in Gran Bretagna, infine, hanno analizzato e messo a confronto i risultati di ben 40 ricerche sul volontariato avendo la conferma che lo fa è più felice di chi non lo fa e apprezza di più la propria vita. Inoltre, è meno soggetto ad ansia e depressione poichè diventa consapevole che facendo del bene agli altri ci si sente bene con se stessi.