L’aglio è, si sa, uno degli alimenti più controversi in assoluto per via del suo curioso connubio di peculiarità: da una parte è noto per essere uno dei più efficaci antibiotici naturali che si possano trovare in natura, ma d’altro canto molti faticano a sopportare il suo odore, e non è certamente uno degli ingredienti più adatti a profumare l’alito in occasione di una serata romantica.
Proprio per via del pesante e caratteristico effluvio rilasciato dalle fauci di chi l’ha appena usato per pasteggiare (anche se solo in piccole dosi), l’aglio viene spesso indicato come uno dei cibi da evitare assolutamente in previsione di un appuntamento romantico. Ma sarà davvero così? Il professor Craig Roberts giura di no.
Roberts fu autore di uno studio pubblicato nel 2015 sulla rivista “Appetite” (riproposto in questi giorni dal quotidiano The Independent) relativo proprio all’attrazione chimica, e fu colui che seppe rompere gli schemi e rivalutare l’aglio – dati alla mano – come uno dei migliori afrodisiaci che un uomo possa desiderare. Il ricercatore divise i volontari maschi in due gruppi, e chiese al primo di mangiare due spicchi d’aglio a settimana, mentre al secondo fu richiesto di consumarne quattro.
Al termine delle operazioni preliminari, cominciò l’esperimento vero e proprio: le donne selezionate dovettero letteralmente annusare l’odore naturale della pelle dei volontari, e determinare quali aromi ritenessero maggiormente attraenti dal punto di vista di quattro fattori chiave: piacevolezza, mascolinità, intensità ed attrattiva.
Il risultato fu una vera vittoria (o forse sarebbe meglio dire rivincita) per l’aglio, poiché coloro che ne avevano consumati quattro spicchi nell’arco di sette giorni ottennero punteggio molto più alti – e determinati proprio dalle volontarie di sesso femminile – rispetto a chi ne aveva mangiati solamente due. In altre parole, Craig Roberts dimostrò che l’aglio migliora le potenzialità dell’attrattiva sessuale determinate dall’odore del corpo di un uomo.
“I nostro risultati indicano che il consumo di aglio può avere degli effetti positivi sul piacere che deriva dal percepire l’odore del corpo – commentò il ricercatore – forse a causa dei suoi effetti sulla salute. Alcune ricerche indicano inoltre che molte specie animali usano alcuni segnali legati alla dieta per selezionare i compagni in buone condizioni fisiche“.
La conclusione fu dunque che grazie alle sue proprietà battericide, antiossidanti ed immunostimolanti, l’aglio – migliorando le funzioni biologiche – potenzi anche l’attrattiva sessuale generata dall’odore corporeo, che viene percepito come “più sano” e quindi consequenzialmente più attraente rispetto a chi ne mangia poco o non ne mangia affatto.