Gli shirataki, spaghetti amici della linea. Come si cucinano

Gli shirataki sono spaghetti sottili a base di konjac. Si tratta di una radice originaria della zona subtropicale orientale asiatica. Gli spaghetti di konjac sono per loro natura a basso contenuto calorico e si sposano perfettamente con molti condimenti.

Gli shirataki, spaghetti amici della linea. Come si cucinano

A prima vista gli shirataki ricordano molto i nostri spaghetti. Però a differenza di questi, sono privi di glutine ed hanno un apporto calorico molto ridotto che li rende adattissimi per chi deve controllare la quantità di calorie giornaliere assunte.

Il termine “shirataki” significa letteralmente: “cascata bianca”, ed è un piatto tipico della cucina giapponese. Questi spaghetti hanno una consistenza diversa, più gelatinosa e trasparente; sono composti dal glucomanno, una farina di fibra solubile al 100% che si estrae dal konjac, radice che ricorda una grossa barbabietola. Dalla lavorazione del glucomanno si ricavano questi “vermicelli sottili” che sono stati resi famosi dal nutrizionista Pierre Dukan, che ha proposto la tanto famosa dieta che porta il suo nome.

Gli shirataki possono prendere benissimo il posto dei piatti a base di carboidrati, come per esempio pasta o riso conditi a piacimento e, soprattutto, fornendo un apporto calorico molto ridotto: si parla infatti di sole 16 kcal per porzione e di assenza di grassi.

Hanno varie caratteristiche, fra cui la capacità di dare un effetto immediato di sazietà, per mezzo della fibra vegetale che assorbe molta acqua ed aumenta in termini di massa. Inoltre, non contengono glutine e collaborano nella riduzione del colesterolo. A livello dell’intestino hanno l’importante funzione di bloccare l’assorbimento di zuccheri e grassi. Il sapore è piuttosto neutro, poi prende un carattere più definito quando sono saltati in padella con il condimento. Si possono presentare sia immersi in un liquido e quindi da risciacquare oppure secchi da reidratare in acqua.

Ma vediamo come si cucinano: occorre sciacquarli bene sotto l’acqua corrente, portare ad ebollizione una pentola d’acqua e immergeregli shirataki. Lasciarli in cottura per circa 7 minuti, scolare e aggiungere il condimento preferito. Si può decidere anche di saltarli in padella per avere un gusto più deciso. Ci si può sbizzarrire a riguardo: gli shirataki si prestano a vari tipi di sugo, dai più semplici – come ad esempio il pomodoro – al più elaborato.

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