Gli anziani dormono meno? In realtà dormono male

Passati i 65 anni al corpo bastano poche ore di riposo, 5 a notte, per star bene, quota raggiungibile con il riposino pomeridiano. Se il sonno non viene, qualche goccia di valeriana e di melatonina.

Gli anziani dormono meno? In realtà dormono male

Sarà capitato a tutti di sentire persone anziane lamentarsi di aver dormito poco o male. Spesso infatti il problema non è quante ore essi abbiano domito, ma come hanno dormito, la qualità del loro sonno. C’è chi va a letto presto e si sveglia prima dell’alba, e chi pur restando a letto per molte ore, si sveglia continuamente.

Inutili i braccialetti misura sonno, 10 milioni di anziani sono consapevoli di aver dormito male, di essersi risvegliati continuamente, di non aver più chiuso occhio mentre tutti ancora dormivano. Eppure dai 65 anni in su, non c’è più il pensiero di preparare il caffè e la colazione per tutta la famiglia, di portare i figli a scuola, di recarsi al lavoro.

A Napoli recentemente, dal 29 novembre al 2 dicembre, c’è stato il 62° Congresso della Società italiana di Gerontologia e Geriatria, durante la quale è stato messo in evidenza che ad addormentarsi tardi, generalmente, sono gli uomini perchè di solito mangiano fino a tardi, mentre a far addormentare tardi le donne sono le preoccupazioni e i problemi che le assillano.

Avendo il pomeriggio libero, gli over 65 – maschi e femmine – spesso vanno a riposare. Questa abitudine non costituisce un problema, anzi, la persona che ha dormito poco, grazie a questo tempo dedicato al riposo, può raggiungere le ore giornaliere necessarie al sonno e non rovina quello notturno come molti credono.

Il coordinatore dell’unità operativa complessa di gerontologia del Campus biomedico di Roma, Raffaele Antonelli Incalzi, avrebbe affermato che per gli over 65 le ore di sonno necessarie per stare in buona salute diminuisce in maniera significativa. Se per una persona adulta le ore di sonno vanno da un numero sufficiente di 6 ore a notte ad un numero ottimale tra 7 e 9 ore a notte, ad un anziano ne bastano 5 senza che la salute ne risenti.

Antonelli Incalzi, per quanto riguarda i continui risvegli notturni, ha detto: “Questi non incidono sulla durata complessiva del riposo, ma lasciano la sensazione di non aver dormito abbastanza”. I suggerimenti dati agli anziani per migliorare la qualità del sonno sono quelli più immediati: qualche goccia di valeriana e di melatonina, con un caloroso invito a lasciar da parte i farmaci.

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