Gli abbracci costituiscono un gesto istintivo che gli esseri umani sperimentano fin da piccolissimi. L’esperienza dell’abbraccio riesce a dare conforto e ad esprimere affetto. Si tratta di un vero e proprio modo di comunicare fatto di gesti e non di parole, che la specie umana ha portato avanti nel corso dei secoli per tutta la sua evoluzione. Se il messaggio che esprime l’abbraccio è particolarmente chiaro a tutti, bisognerebbe andare più in fondo per conoscerlo maggiormente e per comprendere i significati più nascosti legati a questo gesto.
I ricercatori della Ruhr-Universität Bochum hanno compiuto uno studio molto interessante sull’argomento, analizzando circa 2.500 abbracci. Hanno così scoperto che generalmente si tende ad abbracciare più dal lato destro. Soltanto in alcune occasioni l’abbraccio proviene da sinistra: si tratterebbe delle situazioni che coinvolgono di più dal punto di vista emotivo, sia in senso positivo che negativo.
Gli scienziati hanno preso in considerazione sia gli abbracci coinvolgenti dal punto di vista emotivo che quelli neutrali. Hanno analizzato il comportamento delle persone che si abbracciavano in un aeroporto, dove si esprimevano situazioni di tristezza o di felicità a causa dell’allontanamento o dell’arrivo di una persona cara.
Poi hanno visto anche dei video su YouTube in cui vi erano degli attori che abbracciavano persone estranee. Inoltre ad alcuni volontari è stato chiesto di abbracciare un manichino. In questa maniera sono arrivati alla conclusione che gli abbracci più coinvolgenti vengono dati dal lato sinistro.
Tutto sarebbe da rapportare all’emisfero destro del cervello, quello deputato all’elaborazione delle emozioni. È proprio questo emisfero che controlla il lato sinistro del corpo e quindi spinge nelle situazioni più coinvolgenti dal punto di vista emotivo a mettere in atto abbracci dal lato sinistro.
L’unica eccezione potrebbe essere rappresentata dagli abbracci tra due uomini, che, secondo lo studio, tendono a considerare l’abbraccio come qualcosa di negativo anche quando non ci sono coinvolgimenti dal punto di vista delle emozioni.