Correre o camminare: ecco cos’è più indicato per migliorare il proprio benessere psico-fisico

Chi vuole migliorare il proprio benessere psico-fisico, si sarà posto il dilemma: è meglio correre o camminare? Se entrambe le attività apportano dei vantaggi, non sono però equivalenti. Ecco quindi cosa bisognerebbe valutare per fare la scelta giusta.

Correre o camminare: ecco cos’è più indicato per migliorare il proprio benessere psico-fisico

Chi è particolarmente attento al proprio benessere psico-fisico, oltre a prestare attenzione all’alimentazione, non potrà trascurare i benefici apportati dall’esercizio fisico. Un po’ di sano movimento è consigliato a chiunque, ma quando ci si convince che è doveroso ridurre le ore di ozio sul divano, in molti arrivano a porsi il dilemma: è meglio correre oppure camminare? 

Dare una risposta alla domanda non è certo facile. Entrambe le attività migliorano il funzionamento del sistema cardiovascolare, permettono di perdere peso, migliorano i ritmi sonno-veglia e incidono sul metabolismo, riducendo l’insorgenza di alcune malattie come ad esempio il diabete. Se praticate l’aria aperta e a stretto contatto con la natura, la camminata veloce e la corsa fortificano il sistema immunitario, migliorando il tono muscolare e non da ultimo anche l’umore

Eppure, a fronte di questi indiscussi benefici, chiunque è al corrente che camminare di buon passo e fare jogging non sono proprio la stessa cosa. La prima è senza dubbio consigliata ai principianti, a chi ha evidenti problemi di sovrappeso o per chi è reduce da un infortunio di una certa entità. Per tutti coloro che vogliono approcciarsi in maniera soft ad una forma di esercizio fisico, la camminata veloce consente di evitare traumi, ma comporta la necessità di aumentare progressivamente la durata o l’intensità una volta che l’organismo si sarà abituato allo sforzo.

Chi invece si orienta sulla corsa, è agevolato qualora vanti alle spalle un periodo di allenamento e non sia in sovrappeso. Essendo un’attività sportiva più impegnativa, necessita di una particolare e collaudata tecnica con cui si solleva e si impatta i piedi al suolo. Il rischio sarebbe infatti quello di incorrere in traumi a livello di legamenti, ossa e muscoli. In concreto la corsa su asfalto e cemento è più agevole e veloce, ma soggetta a maggiori rischi di contusioni. Più della metà di coloro che corrono con assiduità, vanno incontro ad una qualche forma di lesione, dolore o infiammazione. Del resto l’impatto con il suolo di chi corre è pari a 2,5 volte il peso corporeo, nella camminata è limitata a 1,2 volte. La corsa permette però di scaricare meglio la tensione e mostra i propri effetti in tempi molto più brevi rispetto a chi cammina.

A questo punto si può concludere che la scelta è soggettiva. Avendo sempre ben a mente che l’importante è muoversi, ma che allo stesso tempo è inutile se non pericoloso strafare, la decisione dovrebbe essere presa con moderazione e buonsenso, tenendo conto delle proprie condizioni fisiche, delle propensioni ma anche degli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere.

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