Carciofi: benefici e consigli per consumarlo al meglio

Indubbiamente il re dell'autunno, il carciofo è ricco di sostanze preziose per il nostro organismo. Vediamo tutti i benefici e consigli pratici per mangiarlo al meglio

Carciofi: benefici e consigli per consumarlo al meglio

Il carciofo è un ortaggio coltivato sia per essere consumato come alimento che per scopi medicinali, infatti è in grado di apportare al nostro organismo tanti benefici grazie alle sue tante proprietà, inoltre ci sono molti modi per prepararlo e cucinarlo.

In Europa è proprio l’Italia ad averne il primato come coltivatore e lo si coltiva soprattutto in Sardegna, Puglia e Sicilia.
La sua stagionalità va da fine novembre fino all’inizio della primavera.

Benefici e proprietà

Tra i benefici principali del carciofo troviamo quelli depurativi e diuretici, contribuendo così all’eliminazione delle tossine dall’organismo; migliora la digestione; abbassa i livelli di colosterolo nel sangue.

Grazie alle tante fibre che contiene, il carciofo è indicato per una buona funzionalità intestinale. Inoltre fa bene alla vista grazie a betacarotene e luteina.

Il carciofo è ricco di sali minerali quali calcio, sodio, potassio, magnesio e fosforo ma soprattutto di rame e ferro, indispensabili per il nostro organismo per la produzione del sangue.

Tra le vitamine spiccano B1, che agisce contro la stanchezza, e B3, che aiuta a mantenere regolare le funzioni intestinali, vitamina C, conosciutissima per la sua azione di rinforzo del sistema immunitario e vitamina K, che aiuta a prevenire l’osteoporosi.

Ma le proprietà più ricercate nel carciofo sono quelle antiossidanti grazie ai flavonoidi che contiene. Tra questi spicca la rutina, molto utilizzata in farmacologia per la sua azione antiemorroidaria e per il trattamento delle patologie che colpiscono i vasi capillari degli arti inferiori. Altro flavonoide importante presente in questo ortaggio è la cinarina, utilizzata per combattere le malattie legate al fegato.

Come pulire e preparare i carciofi

Prima di pulire i carciofi è sempre meglio infilare un paio di guanti per non ritrovarsi le mani annerite, addirittura, per 2-3 giorni.

Il primo taglio da fare è alla cima, quasi a metà, poi bisogna rimuovere i primi 2-3 strati di foglie fin quando non inizieremo a vedere il bianco dell’attaccatura. Ora occupiamoci del fondo tagliando i monconi delle foglie appena rimosse.

Inoltre, per rimuovere barbetta e foglie appuntite all’interno del fiore, se la ricetta richiede il carciofo intero, tagliarle delicatamente aprendo ulteriormente il fiore, mentre se dobbiamo tagliarlo a spicchi sarà più facile rimuoverle una volta tagliato.

Per quanto riguarda il gambo, è facile togliere la parte legnosa e coracea sbucciandolo semplicemente con l’aiuto di pelapatate.

Per evitare che, una volta puliti e tagliati, i carciofi anneriscano a causa dell’ossidamento dei preziosi polifenoli che contiene, possiamo seguire uno tra tre metodi: bene immergerli in una bacinella colma di acqua fredda e del succo di un limone; immergerli nell’olio freddo che siggillerà il carciofo; cuocerli per pochi minuti in acqua bollente, ovvero la classica sbianchitura.

Il consiglio in più: come abbinare il vino

E’ difficilissimo abbinare il vino ai carciofi in quanto questo alimento contiene la cinarina, una sostanza amara che disattiva i recettori del dolce sulla lingua, quindi qualsiasi cosa bevuta dopo aver mangiato carciofi risulterà molto dolce. Inutile quindi abbinare vini fruttati, i sommelier addirittura azzardano di abbinare la birra o vini secchi, compresi spumanti e champagne, anche loro secchi.

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