Body positive, il nuovo movimento per l’accettazione del corpo

Il body positive è un nuovo movimento contro il body shaming che ultimamente si fa molto sentire. Una clinica è nata per aiutare le persone ad accettarsi e molti personaggi del mondo televisivo hanno dato il loro contributo.

Body positive, il nuovo movimento per l’accettazione del corpo

Il body shaming è una forma di bullismo che negli ultimi tempi colpisce soprattutto sui social. I bulli colpiscono l’aspetto fisico delle persone di ogni età e classe social. Molti personaggi televisi hanno ricevuto offese sul proprio aspetto fisico e molti sono coloro che si sono schierati contro questi pensieri. Purtroppo il body shaming colpisce anche molti adolescenti che non hanno la forza di reagire.

Fortunatamente è nato un nuovo movimento per combattere questa forma di bullismo. Prende il nome di “body positive” e nasce con l’idea di aiutare le persone ad accettarsi per come sono. Il movimento è nato molti anni fa ma negli ultimi tempi è tornato a farsi sentire.

Ashley Graham è una delle persone che porta avanti i valori di questo movimento. Lei è una modella, trentenne, diventata poco tempo fa mamma. Simbolo delle modelle curvy ha pubblicato un libro dal titolo “Ashley Graham, Una modella senza modelli” in cui racconta la sua vita e il suo lavoro. La carriera della modella, infatti, ha cambiato totalmente gli standard di bellezza che aveva assunto il mondo della moda.

Ashley Graham è uno dei tanti volti che si sono schierati a favore del body positive. In Italia, Emma Marrone e Chiara Ferragni hanno dato il loro contributo ma la lista dei vip a favore di questo movimento è molto lunga. Un contributo importante è stato dato da Laura Brioschi, una modella curvy la quale ha fondato l’associazione Body Positive Catwalk. Lei che ha sofferto di bulimia adesso lotta a favore di questo movimento.

  A Milano, inoltre, è nata una clinica specializzata, la “LabQuarantadue” che si occupa di accompagnare i pazienti in tutto il tragitto volto all’accettazione del proprio corpo. Jessica Altieri, CEO di Labquarantadue, ha dichiarato “Solo una volta raccolti tutti i dati e le varie anamnesi insieme il team stabilisce il percorso terapeutico individuale adatto e personalizzato all’esigenza del paziente.” Ha aggiunto anche che la parte psicoterapeutica del percorso è molto importante per raggiungere l’obiettivo.

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