Autostima: quella delle donne italiane è tra le più basse al mondo. Lo studio

L'autostima non è sicuramente tra le principali qualità delle donne italiane: secondo una ricerca promossa da Dove in 17 Paesi al mondo, infatti, l'Italia si è posizionata penultima in classifica.

Autostima: quella delle donne italiane è tra le più basse al mondo. Lo studio

Una ricerca sostenuta da Dove (Unilever) e condotta da Edelman Intelligence ha evidenziato come le donne italiane hanno un’autostima molto bassa. Il risultato ha portato il nostro Paese a posizionarsi penultimo, facendo meglio solo del Giappone, nella classifica stilata dal progetto, realizzata coinvolgendo 17 Paesi in Europa e nel mondo.

Dallo studio è emerso che 4 donne su 10 non si sentono affatto belle, mentre 7 su 10 non hanno un’opinione positiva del proprio corpo. Il 50% delle donne intervistate, inoltre, ha dichiarato di sentire molto forte la competizione con amici e familiari e di non poter sbagliare.

Tutto ciò si traduce in tutta una serie di comportamenti che portano le donne italiane ad avere un rapporto conflittuale con l’alimentazione, a non partecipare ad aventi sociali, perché non si sentono all’altezza e, infine, a non esprimere le proprie opinioni per via della difficoltà percepita nel farsi ascoltare. 

Le iniziative

La ricerca, inoltre, ha evidenziato come il livello di autostima nelle donne diminuisce drasticamente in età adolescenziale. Per questo motivo, grazie alla collaborazione con Fondo Scuola, si terranno dei workshop nelle classi 4 e 5 della scuola primaria e a in tutte le classi della secondaria di primo grado. Il progetto mira a sviluppare l’autostima, ad aiutare gli adolescenti a comprendere che non è possibile eccellere in tutto e soprattutto a capire cone relazionarsi con gli altri in modo autentico, senza timore del giudizio.

In parallelo, Dove, che già dal 2004 ha lanciato il progetto Beauty Confidence e Autostima in 140 Paesi nel mondo, ha realizzato una campagna pubblicitaria sul tema che sarà divulgata da settembre 2019. Il brand, infatti, già da tempo, è impegnato nel diffondere la cultura della bellezza intesa come espressione di sé e della propria unicità, lontana da quella che troppo spesso media e aziende mostrano.

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