Lo sport fa bene a tutti, non serve solo a farci mantenere una buona forma fisica ma anche a ritrovare l’equilibrio mentale e fare uno stacco dalla stressante routine di tutti i giorni. Una recente ricerca attribuisce allo sport un’altro beneficio: quello di renderci felici con solo 10 minuti di sport al giorno o un solo giorno a settimana di attività fisica.
A scorprilo sono stati alcuni ricercatori dell’Università del Michigan che ha messo in relazione sport e felicità effettuando una revisione sitematica e non un vero e proprio studio. La revisione sistematica è comunque uno strumento di ricerca scientifica, anche se secondario, che, però, riassume i risultati delle ricerche primarie.
La revisione sistematica ha riguardato il mettere al confronto 1142 documenti, tra quelli a partire dal 1980, trattanti il rapporto tra sport e felicità. Da questi 1142 documenti sono state estrapolate alcune ricerche tra le più importanti per un risultato finale di 15 ricerche osservazionali e 8 ricerche interventistiche riguardanti campioni d’età molto ampi e aree geografiche vaste. Nello specifico, i dati riguardavano persone adulte ed anziane.
Lo studio dei documenti è durato un anno e si è potuti così arrivare alla conclusione che con soli 10 minuti al giorno o un solo giorno a settimana di sport per aumentare i livelli di felicità. Inoltre, è stato attestato così che, fare attività fisica regolarmente, ha benefici sull’umore addirittura del doppio rispetto a chi vive una vita sedentaria. I risultati migliori si ottengono su soggetti normopeso e se si varca la soglia dei 300minuti settimanali svaniscono i benefici sull’umore.
Questo effetto positivo sull’umore è dovuto alla stimolazione che ha lo sport sul nostro cervello che così produce più serotonina ed endorfine, noti ormoni del “buon umore”. In particolare è proprio la serotonina che regola la serenità e la felicità, quindi più è presente nel nostro organismo e più si hanno vantaggi sull’umore.
Il prossimo passo della ricerca è quello di concentrarsi sui rapporti tra sport e felicità analizzando però i dati raccolti su bambini e soggetti giovani.