Nei primi giorni di Dicembre, una madre di Rhode Island, Kristi Warner, ha iniziato ad avere dei sospetti sui componenti che potevano essere presenti nei glitter da trucco di sua figlia e, per avere maggiori delucidazioni in merito, ha deciso di inviare ad un laboratorio indipendente tali articoli affinche potessero essere sottoposti a test specifici.
I cosmetici del noto brand americano specialista nella bellezza Claire’s Accessories – che da poco ha anche fatto il suo ingresso in Italia – risulterebbero così composti da cristalli di tremolite, un minerale inosilicato (appartenente al sottogruppo degli anfiboli) classificato come amianto (se asbestiforme) anche dalla normativa italiana.
La donna, ovviamente e comprensibilmente preoccupata, ha poi deciso di acquistare diversi prodotti, in diversi Stati, della suddetta linea, per poter far svolgere le dovute analisi.
Purtroppo anche i test successivi sono risultati positivi e a tal proposito, il quotidiano statunitense pubblicato dalla Gannett Corporation “USA Today“- che ovviamente è venuto a conoscenza dell’accaduto tramite lo studio legale presso cui la signora Warner lavora – ha immediatamente divulgato la notizia.
Dopo la diffusione della notizia, il noto brand – per l’esattezza il 23 Dicembre corrente anno – ha espresso il suo dispiacere e la sua preoccupazione attraverso i social, sui quali ha scritto testuali parole: “… la sicurezza dei nostri clienti è di fondamentale importanza e siamo appassionati della sicurezza e dell’integrità dei nostri prodotti., Come risultato della recente inchiesta di WJAR- TV, abbiamo preso la misura precauzionale di ritirare gli articoli in questione dalla vendita e condurremo un’indagine immediata sui presunti problemi”.
Successivamente, il 28 Dicembre, lo stesso Claire’s Accessories ha nuovamente informato i suoi clienti, del ritiro dal mercato dei prodotto “sospetti” che verranno nuovamente riesaminati e, a tal proposito, si è anche impegnato a procedere ai dovuti rimborsi economici nei confronti dei clienti interessati.
Ed ecco che, per dare conferma di ciò che è stato scritto, il brand americano ha anche pubblicato un elenco di ben 9 prodotti soggetti a richiamo e, man mano che i test stano procedendo su tutta la linea, sta anche fornendo l’elenco ufficiale dei prodotti interessati, accompagnati dalle relative immagini.
Per chi volesse consultare l’elenco completo, dal momento che si parla di prodotti ormai sbarcati anche in Italia, è possibile consultare il sito ufficiale.