La notizia non è nuova: il ritocchino piace agli adolescenti, e anche tante. E la Società italiana di medicina estetica, dopo aver condotto una ricerca con l’Università Magna Grecia di Catanzaro, lancia l’allarme: c’è un aumento esponenziale delle ragazze tra i 13 e i 18 anni che ricorrono alla chirurgia estetica (seno, fianchi e gambe le zone più ‘gettonate’), mentre tra i maschi i punti più in voga sono muscoli e naso.
Spesso, ad accompagnare gli adolescenti ad effettuare questi interventi, sono mamme che a loro volta si sono sottoposti al ritocchino in passato, e che credono che l’insoddisfazione dei loro figli possa essere cancellata con un colpo di bisturi. Sono 2265 i ragazzi (880 maschi e 1385 femmine) oggetto della ricerca: di questi, il 17,7% vorrebbe migliorare il proprio corpo ricorrendo o alla medicina estetica (49,2%) o alla chirurgia plastica (31,3%).
Inoltre, sono già il 15,8% gli adolescenti che hanno ‘curato’ con la medicina estetica l’acne, o si sono ridotti i peli, o hanno cancellato le smagliature, o ancora hanno corretto naso, orecchie o seno. I professionisti del settore sanno che i ragazzi seguono l’esempio degli adulti: il 14,6% di loro dichiara che un loro genitore si è sottoposto a chirurgia, mentre il 12,6% afferma di esser stato consigliato proprio dal genitore a intervenire in questa maniera.
Spiega Emanuele Bartoletti, presidente della Sime: “Questo sondaggio è nato perché da parte di molti nostri soci sono emerse delle preoccupazioni, perché più nei nostri studi ci troviamo adolescenti che o da soli o con i parenti vengono per chiedere trattamenti. Abbiamo a che fare con tre tipi di pazienti: coloro che non hanno problemi di nessun tipo ma sono convinti di averne; le ragazze accompagnate da madri che hanno il timore che diventino come loro e quelli che hanno oggettivamente un problema fisico. Ma sia chiaro: la medicina estetica non deve toccare gli adolescenti, non deve fare assolutamente nulla se non prenderli in cura per prevenire”.