L’epoca d’oro del giornalismo italiano in mostra a Ivrea

L'epoca d'oro del giornalismo italiano è in mostra a Ivrea in un'esposizione che raccoglie foto, caricature, disegni, oggetti e materiale inedito di grandi giornalisti: dalla Fallaci a Gianni Brera, sino a Pier Paolo Pasolini ed Enzo Biagi.

L’epoca d’oro del giornalismo italiano in mostra a Ivrea

In occasione de “La Grande Invasione“, il festival di incontro sulla letteratura che si è tenuto a Ivrea lo scorso weekend, ha debuttato presso il Museo Civico Pier Alessandro Garda, la mostra itinerante dal titolo “Piccoli tasti, grandi firme – Lʼepoca dʼoro del giornalismo italiano (1950 –1990)“, curata da Luigi Mascheroni. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Luigi Mascheroni, curatore della mostra, nell’introduzione al catalogo pubblicato da La Nave di Teseo, la descrive in questo modo:  “Molte persone, soprattutto chi ha meno di cinquant’anni, lo troveranno incredibile: eppure ci fu un tempo in cui i giornali si facevano senza computer, senza mail, senza Google, senza le edizioni online. Senza cellulari…”.

Sia la mostra che il catalogo raccontano gli anni d’oro che vanno dal 1950 (periodo della Lettera 22) al 1990 (momento dell’avvento dei personal computer) del giornalismo italiano, rappresentato da grandi figure del periodo: da Dino Buzzati a Indro Montanelli, Oriana Fallaci, Pier Paolo Pasolini, Gianni Brera e tantissimi altri. Il 1950 è l’anno della progettazione della Lettera 22 Olivetti, la mitica macchina da scrivere.

Una mostra arricchita da una notevole mole di materiale, che rende omaggio al giornalismo di quel periodo, ovvero l’epoca d’oro, caratterizzato da macchine da scrivere, taccuini, appunti, ritagli di giornale, compresi quelli sull’allunaggio, ma anche penne e i ferri del mestiere dei grandi giornalisti. Uno spunto di riflessione sul modo di fare informazione ieri rispetto a oggi.

Un’esposizione che si arricchisce anche di tantissime caricature e disegni, come quelli realizzati dello stesso Montanelli, che mostra i due brigatisti che hanno attentato alla sua vita, oltre a numerose fotografie, come quella di Beppe Viola con i grandi campioni dell’epoca, compreso l’inseparabile amico e compagno Gianni Brera.

La mostra è visitabile fino al 31 dicembre e realizzata con l’Associazione Archivio Storico Olivetti di Ivrea, l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa di Ivrea, con la collaborazione di RAI Teche e con il contributo di Fondazione CRT e Fondazione Guelpa Ivrea.

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