Venezia, allarme rifiuti: uno ogni 13 metri d’acqua

L'emergenza "spazzatura in mare" a Venezia è sempre più seria: secondo i dati raccolti da Legambiente, nei canali circola un rifiuto ogni 13 metri. Tra bottiglie, contenitori di plastica e persino televisori, ora nei canali della Serenissima si naviga tra l'immondizia

Venezia, allarme rifiuti: uno ogni 13 metri d’acqua

L’emergenza rifiuti creata dal consumismo sfrenato e dall’abuso della produzione di massa, sta diventando sempre più insostenibile. Sia per la salute degli esseri umani e dell’ambiente, che per la contaminazione dei paesaggi; testimonianze sempre più crude di quanto la sporcizia ed i rifiuti si stiano accumulando in maniera del tutto incontrollata, capaci di rendere palese il problema persino dinanzi ai cittadini più ciechi e sordi.

Sotto la lente d’ingrandimento stavolta è finita Venezia, una delle città più belle dell’intero pianeta, il cui inquantificabile patrimonio  viene messo già costantemente a repentaglio da progetti deliranti come il MOSE, e dalla presenza delle cosiddette “grandi navi” nella sua laguna. Come se non bastassero questi scempi, infatti, la città dei Dogi è sempre più immersa nella spazzatura.

E chi a Venezia ci vive, o ha modo di recarsi spesso, probabilmente avrà già ben chiaro quanto il quadro della situazione sia allarmante. Perché come evidenziato da Legambiente Veneto e Ispra Chioggia in occasione della campagna Don’t Waste Venice (tradotto: “Non gettiamo Venezia nella spazzatura”), nei canali della Serenissima girano in media un rifiuto ogni 13 metri.

Tra contenitori di plastica, tetrapak, e bottiglie vuote (rappresentanti circa il 25% del totale dei rifiuti presenti in mare) Venezia è oramai invasa dai rifiuti, al punto che lungo i suoi canali si possono ora fare escursioni fra pacchi di imballaggi, sacchetti vuoti e persino televisori galleggianti. Non si tratta esattamente del genere di romanticismo che la città ha sempre promosso.

Luigi Lazzaro, Presidente di Legambiente Veneto, ha parlato così del fenomeno: “Il marine litter (i rifiuti in mare, ndr) è un problema troppo spesso sottovalutato per una città come Venezia, il cui rapporto con l’acqua è emblematico, e dove la grande affluenza turistica e le difficoltà logistiche di fronte alle quali si trovano la municipalità ed i cittadini nel gestire i rifiuti urbani, rende tutto più complesso”.

Stando ai dati raccolti nel corso del monitoraggio, effettuato con un motopeschereccio messo a disposizione dalla Marineria di Chioggia, la densità media di marine litter rilevata è stata di circa 700 rifiuti per ogni chilometro quadrato d’acqua.

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