Uno stadio eco sostenibile? Si può: seggiolini in plastica riciclata nel pisano

In una città in provincia di Pisa, Pondera, è stata avanzata una proposta nuova ed eco sostenibile. Si tratta di seggiolini creati attraverso il riutilizzo dei rifiuti.

Uno stadio eco sostenibile? Si può: seggiolini in plastica riciclata nel pisano

Arriva direttamente dalla città toscana di Pondera, situata nella provincia di Pisa, una proposta “green” e a prova di riciclo dei rifiuti. La mattina di lunedì 2 settembre, infatti, il sindaco della città, Matteo Franconi, ha avuto il piacere di aprire i battenti allo stadio Mannucci, i cui seggiolini presentano una peculiarità decisamente innovativa: sono interamente realizzati con della plastica riciclata, ricavata da rifiuti toscani selezionati per il progetto da Revet, per l’appunto un’azienda specializzata nella raccolta e selezione dei rifiuti.

Si tratta di un numero pari a 3 mila seggiolini, quelli realizzati per portare a compimento questo progetto che ha dato allo stadio, principalmente utilizzato dalla squadra di clacio locale dove, ormai da tempo, disputa al suo interno partite fino alla Serie C, un volto nuovo.

Il sindaco Franconi ha voluto fieramente rilasciare una dichiarazione: “È un’applicazione concreta di quell’economia circolare davvero a km zero in cui i rifiuti raccolti, i cittadini che li hanno conferiti e gli impianti industriali che li hanno ulteriormente selezionati e poi riciclati sono interamente del nostro territorio: lo stadio li utilizza oggi come ri-prodotti”. Ma come si è giunti ad un rislutato di questo tipo?

Revet ha deciso di iniziare una collaborazione con una delle più importanti aziende nel settore dello stampaggio di sedute per impianti sportivi. L’azienda in questione ha il nome di Omsi ed ha sede nella città di Bologna; insieme a Revet hanno preso la decisione di utilizzare in un primo momento il materiale vergine di cui nel settore viene fatto largo utilizzo correntemente, al fine di arrivare ad un materiale compatibile con il granulo riciclato, tra le altre cose, con la finalità di rispettare le normative europee V2 adottate dalla Fifa.

Il progetto sembra avere una portata straordinaria: si è infatti riusciti a ridurre di dieci punti percentuale il prelievo di materie prime dall’ambiente. Un risultato piuttosto notevole, che si spera verrà adottato anche da altri enti e da altre realtà, al fine di riuscire a limitare l’impatto ambientale causato dall’azione dell’uomo sul pianeta. 

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