Solstizio d’estate 2018: le curiosità sul giorno più lungo dell’anno

Il solstizio d'estate è la giornata più lunga dell'anno. Vediamo di cosa si tratta e le tradizioni più antiche sul festeggiamento di questo giorno molto particolare.

Solstizio d’estate 2018: le curiosità sul giorno più lungo dell’anno

Il 21 giugno ha inizio l’estate astronomica. Con questo termine si indica il fatto che sarà la giornata più lunga dell’anno ed è chiamata solstizio d’estate. Ma vediamo cos’è e da dove deriva il termine solstizio: le origini sono latine. I termini da analizzare sono “sol”, cioè Sole, e “sistere”, cioè fermarsi, ed è quando il Sole passa per lo Zenit. Nell’occasione della giornata più lunga la declinazione del Sole è minima, l’esatto opposto del solstizio d’inverno in cui la declinazione è massima.

Il fenomeno si origina dall’inclinazoine dell’asse terrestre rispetto all’eclittica, ma vediamo di rispondere alla classica domanda: è davvero il giorno più lungo e più caldo dell’anno? Ovviamente no. Il fatto che il Sole abbia dei raggi più dritti verso la superficie terrestre non implica automaticamente l’aumento delle temperature fino ad essere la giornata più calda. Questo vale perché anche se la Terra assorbono i raggi solari, gli oceani e l’atmosfera tendono a respingerli e dunque non si ha un riscaldamento eccessivo.

Solstizio d’estate: le origini dei festeggiamenti

Festeggiare il solstizio d’estate ha origini molto antiche. Bisogna tornare indietro nel tempo, arrivando addirittura a popolazioni come gli Egiziani, gli Incas, e addirittura i Maya. Grazie all’osservatorio astronomico, le civiltà antiche hanno sempre avuto la passione per questo fenomeno particolare.

Basti pensare che la megastruttura posta in Inghilterra, Stonehenge ha un posizionamento delle rocce dovuto proprio a questo giorno. Durante la giornata più lunga dell’anno il sole attraversa uno dei triliti (struttura formata da due elementi verticali e uno orizzontale) e arriva direttamente sull’altare centrale.

Con il passare dei secoli è andata persa l’usanza di festeggiare letteralmente il 21 giugno, tuttavia ci sono ancora delle popolazioni, come i neo-pagani negli Stati Uniti e anche molti agricoltori con lo scopo di capire l’andamento dei campi per le coltivazioni.

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