Siberia, divampa l’incendio più grande al mondo

Continuano a dilagare sempre più incendi in tutto il mondo e la furia del fuoco non ha escluso la Siberia dove è stato registrato l’incendio più grande al mondo.

Siberia, divampa l’incendio più grande al mondo

La Siberia brucia. La regione siberiana, la più grande e fredda della Russia, è devastata da incendi senza precedenti. Sono giorni che le fiamme avanzano devastando la taiga, come non è mai accaduto in precedenza.

I residenti sono in stato di emergenza da giorni, visto che le fiamme trasportate e alimentate anche grazie al vento stanno mettendo a rischio gli insediamenti locali e raggiungeranno presto le città a migliaia di chilometri di distanza.

 Oltre ad essere l’incendio più grande al mondo è stato raggiunto anche un altro record, per la prima volta nella storia della terra il fuoco ha raggiunto persino il Polo Nord.

Questo mega fire si sviluppa per una superficie di 1,5 milioni di ettari nel territorio russo e una piccola parte di Artide, per rendere l’idea le dimensioni di questo incendio boschivo sono paragonabili, secondo gli esperti, ad un territorio pari a tutti gli altri incendi del mondo messi insieme. Gli esperti dicono che il riscaldamento del clima in questa regione di cui la sua temperatura media annuale è aumentata rapidamente di 3 gradi dall’inizio del XX secolo in associazione  alla siccità e a venti forti ha trasformato la sua vastissima foresta in una polveriera. 

Le brutte notizie non finiscono però, secondo il responso delle autorità locali e internazionali sarebbe impossibile contenere il fuoco attraverso gli sforzi umani, nonostante i migliaia di volontari che sono stati reclutati per combattere questo inferno, cittadini preoccupati per il loro futuro.

Le autorità spiegano che i vigili del fuoco dovrebbero spegnere le fiamme su una linea lunga 2.000 chilometri, impossibile da mettere in atto un piano d’emergenza per spegnerlo vista la portata, così forse l’unica speranza risiede nella pioggia, che al momento non è presente.  Se va avanti così, altri 400mila ettari in fiamme.

L’inferno che sta vivendo la Jacuzia rappresenta un perfetto esempio di danni da cambiamento climatico aggiunti all’incuranza dell’uomo, che soprattutto a causa delle emissioni di CO2, sta determinando un rapido innalzamento della temperatura globale.

Continua a leggere su Fidelity News