Scopri l’impatto ambientale del cibo che metti nel piatto: sorprese e consigli da uno studio tedesco

Il cibo che consumiamo ha un impatto significativo sull'ambiente e calcolare l'impatto ambientale del cibo è un processo complesso. Vuoi sapere qual è l'impatto ambientale dei tuoi alimenti preferiti? Ecco come scoprirlo

Scopri l’impatto ambientale del cibo che metti nel piatto: sorprese e consigli da uno studio tedesco

Il cibo che consumiamo ha un impatto significativo sull’ambiente. Dalla produzione alla distribuzione, fino alla preparazione e al consumo, ogni fase del ciclo di vita del cibo ha un impatto ambientale unico.

Calcolare l’impatto ambientale del cibo è un processo complesso che richiede la considerazione di diversi fattori, tra cui la quantità di energia utilizzata, le emissioni di gas serra, l’utilizzo del suolo e l’uso dell’acqua.Una delle principali fonti di impatto ambientale del cibo è la produzione agricola.

L’agricoltura è responsabile del 25% delle emissioni di gas serra globali, principalmente a causa dell’uso dei fertilizzanti chimici e dei pesticidi. Inoltre, l’agricoltura intensiva richiede grandi quantità di energia per l’irrigazione e la mietitura.

Il trasporto è un’altra fonte importante di impatto ambientale del cibo. La maggior parte del cibo che consumiamo viene prodotto in una regione diversa da quella in cui viviamo, il che significa che deve essere trasportato su lunghe distanze prima di raggiungere i nostri piatti. Il trasporto rappresenta circa il 14% delle emissioni di gas serra globali.

Inoltre, la conservazione e il trattamento del cibo richiedono una notevole quantità di energia. Ad esempio, la refrigerazione e la congelazione richiedono l’utilizzo di grandi quantità di energia per mantenere il cibo fresco.

Per calcolare l’impatto ambientale del cibo, è importante considerare tutte queste fonti di impatto e valutare l’impatto complessivo del cibo sull’ambiente. Ci sono diversi strumenti e metodi disponibili per calcolare l’impatto ambientale del cibo, tra cui il Life Cycle Assessment (LCA) e il Carbon Footprint.

In generale, per ridurre l’impatto ambientale del cibo, è importante:

  • aumentare l’efficienza nella produzione e nella distribuzione del cibo,
  • promuovere pratiche agricole sostenibili,
  • e incoraggiare una dieta a base vegetale.

Inoltre, scegliere prodotti locali e di stagione, evitando gli sprechi e optando per alternative sostenibili, può aiutare a ridurre l’impatto ambientale del cibo.

E’ importante supportare le pratiche agricole sostenibili, come l’agricoltura biologica e la conservazione della biodiversità.

Inoltre, l’educazione e la consapevolezza sono importanti per aiutare le persone a comprendere l’impatto ambientale del cibo e a prendere decisioni alimentari più sostenibili. Ad esempio, incoraggiare le persone a mangiare meno carne e prodotti lattiero-caseari può aiutare a ridurre l’impatto ambientale del cibo, poiché la produzione di carne e latticini è responsabile di una significativa quantità di emissioni di gas serra e di uso del suolo.

Un’indagine condotta dall’Istituto per l’energia e la ricerca ambientale di Heidelberg, in Germania, ha fornito un’ampia panoramica sull’impatto ambientale del cibo, considerando non solo le emissioni di CO2, ma anche il consumo di risorse come acqua, energia e fosfati.

Questo studio tedesco sull’impatto ambientale del cibo ha mostrato che il cibo in scatola ha un impatto ambientale più alto rispetto allo stesso cibo fresco. Ad esempio, i fagioli freschi hanno un impatto di 0,8 kg di CO2, mentre quelli in scatola hanno un impatto di 1,3 kg di CO2. Tra gli alimenti con l’impatto ambientale più alto ci sono il burro, i formaggi, le uova e la carne, in particolare il manzo biologico ha un impatto di 13,6 kg di CO2 e quello non biologico ha un impatto di 21,7 kg di CO2. Il pesce selvatico ha un impatto di 3 kg di CO2, quello di acquacoltura ha un impatto di 5 kg di CO2, mentre quello congelato ha un impatto di 10 kg di CO2.

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