Piero Angela: Greta Thunberg non dice nulla di nuovo, ma gli piace

Secondo Piero Angela le nuove generazioni sono più disponili a trattare i problemi dell'ambiente. Greta "Non ha inventato niente". Il problema vero è l'uomo.

Piero Angela: Greta Thunberg non dice nulla di nuovo, ma gli piace

Greta Thunberg, la giovane attivista svedese, piace a Piero Angela per il suo proclamare uno sviluppo sostenibile, gridando contro il cambiamento climatico, ma prontamente, in una intervista realizzata dal Messaggero, il giornalista scientifico mette in luce che “i movimenti ecologisti sono sempre esistiti“. Ciò che fa animatamente la giovane svedese, lo hanno già fatto in molti.

Piero Angela, puntale sul piccolo schermo di Rai1 dove è divenuto famoso, in particolare con i programmi “Quark” e “Superquark”, si è fatto conoscere amante della natura e del bello, capace di raccontare con precisione scientifica la vita degli esseri viventi in ogni sua splendida manifestazione, setacciando oceani e foreste, mettendo anche in evidenza i problemi che il riscaldamento terrestre sta provocando. Interrogato dal Messaggero ha accettato di rispondere alla domanda su cosa pensa di Greta Thunberg.

Il noto conduttore non esita a dire di apprezzare l’adolescente, mettendo in evidenza, però, che non sta dicendo nulla di nuovo: “Queste cose si sapevano anche trent’anni fa, ma nessuno le voleva ascoltare“. I problemi c’erano anche allora, ma non erano sentiti in maniera tanto forte e aggiunge: “Oggi certo, le cose stanno peggiorando”.

Puntando il dito sui disattesi accordi di Parigi da parte di alcuni paesi, afferma: “a parole dicono di rispettarli e poi non lo fanno. Oggi si vive nell’eterno presente. Navighiamo a vista”, le ultime parole di un parere su Greta disegnano i contorni del problema: “Il problema non è il problema. Il problema è l’uomo“, lasciando intendere, forse, che chi deve cambiare è l’uomo e le sue abitudini.

Secondo il giornalista e conduttore televisivo le nuove generazioni, a differenza di quelle passate, sono molto più attente all’ambiente. Lo testimonia anche lo share, fino al 18%, del programma di suo figlio Alberto, Ulisse. Probabilmente l’interesse si è alzato perché le nuove generazioni hanno avuto più occasioni e possibilità di studiare rispetto a quelle del passato, per questo si mostrano e “sono più curiose e disposte ad imparare“.

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