Packaging, rivoluzione nel confezionamento dei prodotti

Il packaging ha una nuova rivoluzione, arriva infatti il Pla (acido polilattico): sarà biodegradabile, niente più pellicole di alluminio o trasparente e tutela il prodotto dalla proliferazione dei batteri.

Packaging, rivoluzione nel confezionamento dei prodotti

Un nuovo metodo rivoluzionario per la conservazione dei cibi è stato attuato, si tratta dell’acido polilattico (PLA), una molecola completamente biodegradabile che soppianterà la vecchia carta , per conservare i cibi, bevande e materiali in vetro, utilizzato tramite cellophane e non consentirà la trasmissione di molecole dannose.

I ricercatori dell’Università di Bologna hanno collaborato tutti insieme tramite le aziende Gima e Ilapak, e Barilla. È così nato il progetto EcoPackLab; Santina Romani del Ciri Agro e coordinatrice del progetto spiega: “il prodotto è fatto per resistere alla proliferazione di batteri e alla reazione di combinazione con l’ossigeno.

Dopo vari studi è stato deciso di utilizzare un sistema a “plasma freddo“. È stato quindi scelto un sistema di ionizzazione e secondo gli ingegneri che lo hanno realizzato “è stato provato a contatto con l’olio e il pesto, mischiato a una speciale bobina per realizzarlo, per vedere se entrava in contatto, e non c’è stata proliferazione di batteri”.

Il prodotto diverrà quindi a lunga conservazione con questo nuovo packaging, a cui molte aziende europee sono già interessate. È composto da speciali rulli di applicazione,  fatto a bobine, con uno speciale film sopra completamente compostabile, e biodegradabile, a favore della sostenibilità.

Costruita da una equipe di scienziati, “può funzionare con due bobine e lavora polimeri di vario genere con grado di biodegradabilità dal 20% in su”. È stata verificata la macchina agli stabilimenti ima di Ozzano. In un laboratorio adatto alla produzione.  Klaus Peters direttore di Ima food spiega: marchi multinazionali come Unilever, Nestlé, Oreal ed Henkel.ci chiedono la consulenza sui materiali da imballaggio”.

Un materiale che rispetta l’ambiente quindi ed è attento alla biodiversità, che rivoluzionerà l’era del packaging, e sarà richiesto in tutto il mondo. un investimento di 1,35 milioni complessivi di cui 787 mila euro co-finanziati dal Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna.

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