Oltre 20 organizzazioni dicono stop a intimidazioni delle compagnie di combustibili fossili

Il 3 maggio sarà la Giornata mondiale della libertà di stampa e per l’occasione oltre venti organizzazioni europee chiedono una direttiva per proteggere giornalisti e attivisti dalle intimidazioni utilizzate dalle compagnie di combustibili fossili.

Oltre 20 organizzazioni dicono stop a intimidazioni delle compagnie di combustibili fossili

Oltre venti organizzazioni europee, tra le quali Greenpeace, Legambiente, WWF, hanno deciso di inviare una lettera alla Vice Presidente della Commissione Europea, Vera Jourová, nella quale viene richiesto di includere, nell’iniziativa che la Commissione sta approntando sulle Cause strategiche contro la pubblica partecipazione (SLAPP), una proposta legislativa per una direttiva che protegga giornalisti, organizzazioni e attivisti dalle manovre di intimidazione legale a cui fanno largamente ricorso le compagnie di combustibili fossili.

Alla vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa, questo è il tentativo del gruppo di associazioni firmatarie di sottolineare l’importanza della funzione di controllo e informazione dei media nel processo di transizione economica iniziata dall’Europa e dai Paesi Ue aderenti al programma Next Generation UE. Un tentativo di far emergere un attacco ai diritti fondamentali come la libertà di espressione, di informazione e di assemblea.

Le SLAPP sono cause civili il cui obiettivo è quello di disincentivare la protesta pubblica, attraverso uno stratagemma, che aumenta le spese delle parti chiamate in causa. Queste cause creano un ambiente sempre più ostile verso i giornalisti, le ONG, e i difensori dei diritti umani, la cui prospettiva di una lunga causa legale può bastare per soffocare il loro tentativo di protesta o di critica sul nascere.

Queste e altre pratiche di intimidazione legale sono sempre più usate in tutti i paesi europei come evidenziato nel rapporto pubblicato da Greenpeace EU e Index on Censorship. Un ultimo esempio è la causa di Eni nei confronti del Fatto Quotidiano, che ha ricevuto una richiesta di 350 mila euro di danni a causa di 29 articoli scritti sull’azienda e la rimozione degli articoli.

Le compagnie di combustibili fossili hanno dato prova di essere particolarmente propense a mettere in atto queste tattiche di intimidazione attraverso le SLAPP, negli ultimi anni la multinazionale tedesca RWE si è rivelata una delle più aggressive in questo senso. Per questo arriva l’appello del gruppo di associazioni.

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