Nei cieli di tutto il mondo dopo 800 anni brillerà la "Stella di Natale": non accadeva dal Medioevo

Lo spettacolare evento astronomico riguarderà la congiunzione dei pianeti di Giove e Saturno, che sembreranno formare in cielo un'unica grande stella. Dal 21 dicembre i due corpi celesti appariranno luminosissimi.

Nei cieli di tutto il mondo dopo 800 anni brillerà la "Stella di Natale": non accadeva dal Medioevo

Se questo Natale viene funestato dalla pandemia provocata dal Sars-CoV-2, nei cieli di tutto il mondo tornerà a brillare dopo 800 anni la cosiddetta “Stella di Natale”. Si tratta di un particolare fenomeno astronomico che riguarderà i pianeti di Giove e Saturno, che nel corso di questo mese di dicembre si allineeranno provocando quella che nel gergo scientifico viene definita congiunzione. I due corpi celesti sembreranno quindi un’unica grande stella, che nel cielo apparirà luminosissima. Il momento migliore per poter osservare il fenomeno parte dalla notte del 21 dicembre. 

Quel giorno sarà anche il solstizio d’inverno. La rivista internazionale Forbes precisa che non si tratta del passaggio di una cometa, come i più sarebbero portati a credere, ma di un vero e proprio fenomeno che riguarderà due diversi corpi celesti, che in realtà sono lontani diversi milioni di chilometri l’uno dall’altro. Questo fenomeno non si verifica dal Medioevo, precisamente dal 4 marzo del 1.226. Si tratta, quindi, di qualcosa di estremamente raro e unico. 

Visibile in tutto il mondo

Come già detto in apertura il fenomeno sarà visibile da qualsiasi latitudine sul pianeta. Per chi lo vorrà osservare dall’Italia bisognerà volgere lo sguardo con il telescopio in direzione sud-ovest a partire da mezz’ora dopo il tramonto. Sarà proprio in quel frangente che i due astri spunteranno nella volta celeste dando inizio allo spettacolo, che durerà per tutta la notte. Secondo gli scienziati quest’anno la Terra si trova in una posizione particolare, che farà sembrare ancora più vicini i due corpi celesti. 

Giove e Saturno sono i due pianeti più grande del Sistema Solare. Entrambi sono dotati di un sistema di anelli, anche se quello di Saturno è più noto di quello di Giove. Il “Gigante Rosso” è poi noto per la sua “Grande Macchia Rossa”, una specie di tempesta che imperversa in maniera pressoché costante all‘Equatore del corpo celeste. Con un telescopio di media dimensioni si potrebbero quindi osservare anche tutti questi piccoli particolari che potranno rendere lo spettacolo all’osservatore ancora più suggestivo. 

Questo fenomeno potrebbe essere lo stesso descritto nei Vangeli, quando i “Magi” si recarono da Gesù portandoli i doni, ovvero oro, incenso e mirra. Gli appassionati di astronomia, ma anche i curiosi, sono pronti quindi a posizionare i loro occhi e telescopi sullo show celeste prodotto da Giove e Saturno. Sarà sicuramente un’occasione unica che capita soltanto una volta ogni 20 anni, ma in questo 2020 lo spettacolo sarà simile a quello avvenuto 800 anni addietro. 

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