Negli ultimi 40 anni i ghiacciai himalayani hanno perso un quarto della loro estensione

La declassificazione di alcune foto realizzate dai satelliti spia americani ha permesso di appurare la riduzione dei ghiacciai himalayani, un fenomeno che nel corso degli ultimi 40 anni ha eroso il 25% della loro consistenza.

Negli ultimi 40 anni i ghiacciai himalayani hanno perso un quarto della loro estensione

Non solo i ghiacciai della Groenlandia, anche sulla catena dell’Himalaya i depositi di neve e ghiacci stanno conoscendo un rapido assottigliamento. Per i sostenitori delle teorie del global warming questa è l’ennesima prova che dimostra come il nostro pianeta sia in balia di un fenomeno dai possibili esiti catastrofici.

Ad ogni modo, se fino ad oggi la comunità scientifica ha dato maggior peso allo studio dei ghiacci presenti nell’Artico e nell’Antartico, poco spazio avevano trovato le osservazioni della celebre catena montuosa asiatica, di fatto il terzo più grande deposito di nevi e ghiacci del nostro pianeta.

A voler studiare i cambiamenti fisici di questa zona è stato Joshua Maurer, professore dell’osservatorio Lamont-Doherty della Columbia University. Le sue rilevazioni, che hanno coperto un arco temporale di quattro decenni, sono state pubblicate sulla rivista Science Advances.

Stando a quanto è stato possibile documentare, negli ultimi 40 anni i ghiacciai dell’Himalaya hanno perso un quarto della loro estensione, anche se il ritmo con cui ciò è avvenuto è drasticamente aumentato nell’arco di tempo compreso tra il 2000 e il 2016: se nel periodo 1975-2000 i centimetri mediamente persi ogni anno sono stati 25, con il nuovo secolo da il valore è pressoché raddoppiato, attestandosi sul mezzo metro.

Per poter arrivare a queste conclusioni, i ricercatori si sono avvalsi delle fotografie scattate dai satelliti spia statunitensi, lanciati in orbita tra il 1973 e il 1980. Queste immagini, una volta declassificate, sono state convertite in modelli tridimensionali che è stato possibile confrontare con le immagini più recenti fornite dalla Nasa. Si è così scoperto che nel 2000 il volume dei ghiacciai himalayani era pari all’87% di quello registrato nel 1975, percentuale che nel 2016 si è ulteriormente ridotta, attestandosi al 72%.

Per i ricercatori tutto ciò sarebbe addebitabile all’aumento delle temperature, ma anche all’effetto albedo, provocato dai combustibili fossili che depositandosi sui ghiacciai sotto forma di particolato diminuiscono la capacità riflettente del ghiaccio, aumentando l’assorbimento delle radiazioni solari, con conseguente aumento dello scioglimento.

Continua a leggere su Fidelity News