Navi da trasporto inquinano quanto 50 milioni di auto

Le flotte delle navi moderne inquinano quanto 50 milioni di automobili di moderna generazione. Ecco cosa fare per riuscire ad arginare i consumi e l'inquinamento.

Navi da trasporto inquinano quanto 50 milioni di auto

Il 2019 sarà un anno importante per le navi da crociera, poiché ci saranno 24 nuove navi da varare per ogni operatore. Nelle città, invece, continua la guerra contro le emissioni dei veicoli a combustione interna come auto e moto. Spesso le auto sono viste come la causa principale dell’inquinamento atmosferico a causa dell’altissimo numero di veicoli immatricolati che circolano sul pianeta Terra.

L’ultima trovata per incentivare l’acquisto di auto ibride è stato applicare la sovratassa per chi compra auto che consumano un determinato quantitativo di anidride carbonica al di sopra di un certo limite. Le misure adottate rischiano solo, però, di arginare in maniera parziale il problema. Dal punto di vista delle navi, invece, Costa Crociere è al lavoro per la produzione di una nave alimentata a gas ma, al momento, le 1500 navi nel parco attuale inquinano quanto 5 milioni di vecchie automobili a gasolio senza il filtro antiparticolato.

Logicamente, se il tasso di inquinamento viene messo in relazione alle moderne auto, è facile capire che una flotta di navi inquina quanto 50 milioni di auto moderne. Il problema legato all’eccessivo consumo delle navi, sta nel fatto che il motore resta sempre acceso, anche quando sono ancorate al porto.

Il motivo di ciò è che serve la potenza per poter alimentare il circuito elettrico di bordo. Stando a quanto riportato dal CNR, il Consiglio Nazionale di Ricerca di Napoli, una buona parte dell’inquinamento atmosferico riscontrato è prodotto dalle navi ancorate nei porti.

Proprio per questo la nave di Costa Esmeralda sarà la prima ad essere alimentata a LNG (gas naturale liquefatto), ovvero il combustibile fossile più pulito finora. Una soluzione valida sarebbe quella di fornire le navi e le varie imbarcazioni ancorate di prolunghe per prendere energia elettrica dal porto e dalle banchine anziché dal motore. In Liguria stanno già sperimentando una soluzione simile e potrebbe arrivare nel giro di poco tempo in tutti i porti che devono accogliere grandi navi da crociera.

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