Monte Bianco: pericolo di crollo per i ghiacciai a causa del riscaldamento globale

Il Monte Bianco sembra essere sul punto da far letteralmente crollare i ghiacciai a valle. Già evacuate le zone limitrofe per un potenziale imminente pericolo.

Monte Bianco: pericolo di crollo per i ghiacciai a causa del riscaldamento globale

I ghiacciai che si sciolgono, o peggio ancora, crollano sono giunti fino in Europa, addirittura in Italia. Già nel Paese dell’Unione la situazione è abbastanza critica con un rischio imminente di crollo dei ghiacci sulla cima Grandes Jorasses. La causa principale di tutto ciò è da attribuire al riscaldamento globale. 

La catena montuosa più alta d’Europa, il Monte Bianco, corre lo stesso rischio: presenta diverse cime alte oltre i 4 chilometri ed è meta di attrazione per i turisti di tutto il mondo. La situazione è talmente pericolosa che è stato necessario chiudere le strade della Val Ferret, uno dei versanti del Monte. L’ordinanza è stata firmata dal sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi. Il ghiacciaio si muove ad una velocità di 50 centimetri al giorno.

Alcuni addetti del Governo della Val D’Aosta che studiano appositamente questi fenomeni hanno spiegato che il crollo dei ghiacciai non è prevedibile, e che dunque potrebbe avvenire in un qualsiasi istante. Proprio per questo, alcuni rifugi sono stati evacuati. Altre catene montuose disciolte hanno causato in passato alcune vittime: l’ultimo episodio si è verificato nel 2018 con una coppia di anziani rimasta coinvolta in un incidente a Courmayer.

Degli studi hanno rivelato che ad esempio le Alpi Glaronesi, situate in Svizzera, che sono state monitorate dal 2006, hanno perso l’80% del volume con una velocità di “erosione” aumentata dall’aumento delle temperature degli ultimi anni.

In altre parti del mondo, ci sono alcuni ghiacciai che non esistono più: è il caso dell’Islanda che 5 anni fa ne ha salutato definitivamente uno. Si tratta di una situazione piuttosto critica e a quanto pare l’unica cosa da fare, nel caso del Monte Bianco è mettere in sicurezza le zone limitrofe che al momento non comprendono le residenze, ma solo alcuni rifugi per gli avventurieri.

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