Il “Bosco invisibile” è senz’altro una delle invenzioni più innovative degli ultimi tempi in materia di salvaguardia dei cittadini nelle città congestionate, e promette già di essere uno dei più grandi alleati delle metropoli nella lotta allo smog ed all’inquinamento. Gli ultimi dati relativi ai decessi causati da polveri sottili e sostanze inquinanti nell’aria sono infatti drammatici: in Europa muoiono ogni anno 467.000 persone a causa dello smog.
Ed il numero più alto di decessi derivanti da quella piaga è stato riscontrato proprio in Italia. Anche per questa ragione si sta creando enorme aspettativa nei confronti del primo progetto pilota di “Pollution Free” nel nostro Paese. Trattasi di un progetto sperimentale che coinvolgerà quattro scuole di Milano, nelle quali verrà ricreato il cosiddetto “Bosco invisibile“.
Quest’ultimo altro non è che Airlite, un prodotto da applicarsi alle pareti che possiede qualità straordinarie: oltre ad assorbire i cattivi odori, il “Bosco invisibile” è anche in grado di fagocitare muffe e batteri che ammorbano il locale interessato fino al 99%, oltre a “catturare” persino le sostanze inquinanti che flagellano le grandi metropoli (fino all’88%).
Da qui si può ben comprendere la denominazione particolare di questa panaceica vernice: proprio come un bosco, il prodotto in questione è in grado di ripulire l’aria e renderla nuovamente vivibile, quantomeno all’interno di un ambiente circoscritto. Sponsor dell’iniziativa sono Plan Bee ed Enel Energia, e gli istituti convolti nel progetto saranno il Bon Pastore, la scuola primaria Giusti-D’Assisi, il liceo Berchet e la Casa del volontariato.
All’interno delle palestre delle quattro scuole succitate, gli operatori volontari dell’associazione Retake stenderanno strati della prodigiosa vernice per ricreare così il “Bosco invisibile” e garantire la piena salubrità dell’aria agli studenti che vi confluiranno per svolgere attività fisica. L’idea dei promotori è quella di estendere presto la portata dell’iniziativa, e coinvolgere altri sei istituti scolastici non appena verranno reperiti fondi a sufficienza.
“Una superficie di cento metri quadrati rivestita con questa vernice ecologica riduce l’inquinamento come una superficie altrettanto grande coperta da alberi da alto fusto” ha poi spiegato il presidente di Retake Andrea Amato. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità dell’aria nelle grandi città, per far sì che l’Italia non debba più vantarsi del lugubre primato di Paese con più morti per inquinamento in Europa.