L’obesità ha un impatto sull’ambiente e sulle emissioni di CO2

La produzione degli alimenti genera una grande emissione di CO2. Gli sprechi alimentari pesano sull'ambiente. Sono in atto molti accorgimenti per far si che la popolazione sia più consapevole di ciò che mangia.

L’obesità ha un impatto sull’ambiente e sulle emissioni di CO2

Nel mondo ci sono 850 milioni di persone che soffrono la fame, mentre 2 miliardi soffrono di malnutrizione causata da un eccesso di cibo. Una ricerca italiana pubblicata su Frontiers in Nutrition, afferma che i cibi ad alto contenuto calorico necessitano di più terreno ed acqua, ed emettono più gas ad effetto serra rispetto ai cibi a basso contenuto calorico.

Per lo studio sono state prese in considerazione 7 nazioni della FAO ( Food and Agricolture Organisation) per stimare l’eccesso di peso della popolazione. Uno dei parametri presi in considerazione è l’IMC ( indice di massa corporea). La ricerca ha fatto emergere che il cibo ingerito causa uno spreco metabolico ( così definito da Mauro Serafini, ricercatore dell’Università di Teramo e coordinatore della ricerca).L’Europa è all’apice per quando riguarda gli eccessi di cibo ingeriti con oltre 39miliardi di tonnellate.

Ciò fa aumentare le emissioni di anidride carbonica, tra sette anni infatti, i livelli di CO2 generati dalla produzione di cibo non necessario, saranno gli equivalenti di quelli causati dall’uso di combustibili fossili.I ricercatori, però, affermano che lo studio ha utilizzato dei dati approssimativi per condurre la ricerca, quindi i risultati non sono certi ed è necessario condurre nuovi studi più accurati.

In Svizzera, invece, l’associazione Eaternity ha sviluppato un calcolatore di emissioni di CO2 per gli alimenti. Un hamburgher ha un impatto ambientale 3 volte superiore ad un risotto ai funghi. Secondo Manuel Klarmann responsabile di Eaternity, attraverso dei pasti che rispettino l’ambiente, si diminuirebbe l’emissione di CO2 di miolioni di tonnellate. Il calcolatore di CO2 è on-line e verrà testato da quaranta persone, se il progetto andrà a buon fine sarà presto in commercio.

In Svezia, al contempo, sono stati apposti i dati riguradanti l’emissione di CO2 sulle etichette degli alimenti. La formula della nuova etichetta deriva dalle linee guida per la nutrizione pubblicate dall’autorità nazionale. Attraverso i nuovi progetti il consumatore potrà fare più attenzione all’impatto che dà al mondo attraverso il cibo.

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