Siamo costantemente circondati da rumore: rumore del traffico, rumore degli elettrodomestici, volume della musica o della TV troppo elevato…A tal proposito, da un’intervista condotta da GfK Eurisko su ben 8800 persone di 47 città diverse di 11 Paesi diversi (Italia inclusa), è emerso un aumento dei casi di “mal di rumore”, che comporta disturbi dell’umore, insonnia, mal di testa, difficoltà di concentrazione, problemi cardiovascolari: circa il 29% della popolazione mondiale (ovvero circa un terzo di essa) è quotidianamente esposto a livelli medio-alti di rumore, con il rischio del 30% di manifestare danni, anche irreversibili, all’udito.
Giancarlo Cianfrone, professore di audiologia all’Università Sapienza di Roma, ha spiegato: “Un eccesso di decibel può compromettere lo stato di salute delle strutture sensoriali e neurali uditive. I più vulnerabili al rumore sono giovani e adolescenti, spesso esposti a musica ad alto volume, e gli anziani, in cui al rumore si aggiunge il possibile utilizzo di farmaci nocivi per l’apparato uditivo”.
Da questa indagine è emerso che il Paese più rumoroso in assoluto sono gli Usa, seguiti, in ordine di rumorosità, da Italia, Francia, Gran Bretagna, Portogallo, Belgio, Spagna, Australia, Olanda, Nuova Zelanda e Germania. Guardando invece esclusivamente all’Italia, Napoli risulta essere la città più rumorosa del nostro Paese con frastuoni legati soprattutto alla strada, alle conversazioni tra le persone e ai trasporti pubblici; la seconda città più rumorosa è invece Roma, la terza è Milano e la quarta Torino.
Quali sono dunque le possibili soluzioni al problema dell’inquinamento acustico? Dotare le abitazioni di finestre a doppi vetri e barriere sonore verdi (le piante su balconi e terrazze sono in grado di assorbire in parte il rumore), limitare il volume di radio e televisione (soprattutto nel caso in cui si utilizzino delle cuffie), usare cuffie in grado di eliminare il rumore di fondo esterno (ad esempio se si ha l’abitudine di ascoltare musica sui mezzi di trasporto), usare asfalto fonoassorbente, ridurre i limiti di velocità, usare pneumatici con ridotte emissioni sonore.