L’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia

In questo articolo analizzeremo il significativo impatto ambientale che genera la produzione di acque in bottiglia, ovvero di plastica e quindi i consumi e gli sprechi.

L’impatto ambientale dell’acqua in bottiglia

La stragrande maggioranza delle acque disponibili in commercio e che troviamo nei nostri supermercati sono fatte di plastica, infatti l’Italia si trova al primo posto a livello europeo per il consumo di acqua in bottiglie di plastica con una media di 206 litri l’anno a persona.

Tutta questa produzione di acque imbottigliate nella plastica oltre a non essere economico è anche dannoso per l’ambiente, si evince da recenti ricerche che si utilizzano in media 2 kg di petrolio per produrre 1 kg di PET ( ovvero il materiale in cui viene imbottigliata l’acqua, cioè un tipo di plastica). All’anno occorrono più di 450.000 tonnellate di petrolio e il processo produttivo incide sul riscaldamento globale con l’emissione di gas serra (910.000 tonnellate di CO2.)

Il problema non si pone solamente durante le fasi di lavorazione di cui parlato in precedenza ma anche nelle fasi successive, prima della commercializzazione, infatti circa l’80% delle acqua in bottiglia viene trasportata su gomma, percorrendo fino a 600 km per arrivare ai supermercati incidendo ulteriormente sul clima. In questo caso c’è un’emissione di 1300 kg di CO2 ogni 1.000 km percorsi da un singolo camion trasportatore. 

Nonostante la conoscenza del problema che viene discussa da molto tempo ancora il 67% degli italiani dichiara di preferire acqua in bottiglia nonostante abbia a disposizione acqua del rubinetto di buona qualità, decisamente più economica e eco green. Secondo recenti studi effettuati dall’UE, si potrebbe ottenere un risparmio di circa 600 milioni di euro ogni anno prediligendo l’acqua del rubinetto, il cui costo è oltre 1.000 volte inferiore rispetto a quella in bottiglia

Molti ecologisti definiscono l’acqua in bottiglia una vera e propria “follia ambientale” perchè mina la sostenibilità ed il futuro del nostro pianeta che è già in gravi condizioni. Secondo alcune indagini l’80% dei rifiuti rinvenuti sulle spiagge italiane sono proprio le bottiglie e contenitori di plastica che vengono utilizzati nella quotidianità di cui il 18% è costituito dalle sole bottiglie.

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