La nuova guerra contro il dissesto idrogeologico

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il disegno di legge "Cantiere Ambiente". Il ministro Costa esulta, promettendo fondi certi e tempi veloci.

La nuova guerra contro il dissesto idrogeologico

Il dissesto idrogeologico, cioè tutti i processi morfologici che hanno un effetto negativo per la degradazione del suolo, è stato colpito da una ventata normativa fresca. Infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in via preliminare, il disegno di legge ribattezzato “Cantiere Ambiente“. Il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, esultante per il risultato, sostiene a gran voce che questa “è la risposta corposa, strutturata, sostanziale al dissesto idrogeologico”.

Ad oggi, infatti, non esiste una legge quadro per quanto concerne il dissesto idrogeologico, ma esistono numerose disposizioni non coese, rintracciabili in vari decreti legge o leggi ordinarie. Perciò, il disegno di legge “Cantiere Ambiente” concretizza i punti stabiliti dal DPCM del 20 febbraio 2019, il Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico “Proteggi Italia“.

In primo luogo, il Ministro dell’Ambiente mira a rendere concreta e spedita la collaborazione con gli enti preposti e con le regioni. Per rendere possibile ciò e semplificare la procedura per la definizione e il finanziamento degli interventi, il ddl punta a dimezzare i tempi di esame delle proposte d’azione e anticipare i pareri e i visti stabiliti per legge alla programmazione degli interventi.

In secondo luogo, un passo avanti notevole è l’aumento di risorse a disposizione dei commissari di Governo per superare le problematiche più gravose, per un totale di 6,5 miliardi di euro stanziati per mettere in sicurezza il territorio e organizzare attività di prevenzione. Un’altra novità, oltre all’aumento dei fondi, è il cambio di priorità dei progetti: infatti, non è più consentito privilegiare i progetti calibrati su aree a maggior densità abitativa.

In ultimo, viene creato il “green manager“, ossia un referente, presso la PA, dell’implementazione ambientale; di contro, presso il Ministero viene istituita una struttura tecnica operativa che cura la fase progettuale in collaborazione con Palazzo Chigi. A questo punto, essendo stato approvato dal CdM, il ddl passa alla Conferenza Stato Regioni per l’ultima approvazione. Facendo un breve bilancio, “Cantiere Ambiente” contiene proposte normative utili e soprattutto funzionali alla lotta al dissesto idrogeologico. Il percorso intrapreso è delineato e lascia ben sperare.

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