La popolazione delle tigri in India è aumentata del 124,5% dal 2006, quando aveva raggiunto il minimo storico di 1411 esemplari, fino ad arrivare ai 3200 esemplari attuali. La National Tiger Conservation Authority ha reso noti i risultati di uno studio condotto da un team di scienziati, biologi e guardie forestali, che hanno monitorato i felini dei parchi nazionali, li hanno fotografati e identificati uno per uno. Questo balzo è coinciso con i 50 anni dal lancio del Progetto Tigre, che mirava a ripopolare il territorio del subcontinente con questi grandi felini.
Le zone del paese in cui sono maggiormente concentrate le tigri sono le pianure centrali, l’estuario del Sundarbars, dove vive la tigre del Bengala, e gli stati collinari del nordest. L’India è attualmente il paese asiatico con la più ampia popolazione di tigri, così come di elefanti, oltre che con il maggior numero di rinoceronti. Il Premier Modi ha sottolineato che il paese non crede al conflitto tra ecologia ed economia, ma attribuisce uguale importanza alla loro coesistenza.
All’inizio del 20° secolo le tigri erano circa 100.000, ma il numero è precipitato negli anni 40, a causa dell’esplosione della popolazione umana, portando la specie sull’orlo dell’estinzione. L’espansione agricola, la deforestazione e le infrastrutture stradali hanno frammentato gli habitat della tigre. Il Project Tiger, istituito nel 1973, ha visto l’aumento del numero delle riserve dedicate alle tigri da nove riserve che coprivano 18.278 km quadrati a 53 riserve che coprono 75.796 km quadrati, pari circa al 2,3% della superficie dell’India.
L’India ospita quasi il 75% della popolazione mondiale di tigri, e il suo attuale successo nella conservazione della specie senza fare affidamento su riserve recintate è visto come un modello globale da emulare. Tuttavia, secondo gli esperti resta un pericolo: dato che la maggior parte delle tigri indiane sono concentrate all’interno di poche di riserve che si stanno rapidamente avvicinando alla loro massima capacità, a meno che non vengano sviluppate nuove riserve, potrebbe essere una sfida garantire un’ulteriore crescita del numero.
Recentemente l’India si è vantata di un altro successo in termini di ripopolazione di animali selvatici: il 24 marzo scorso sono venuti alla luce quattro cuccioli di ghepardo da una delle femmine reintrodotte nel 2022, quando otto ghepardi provenienti dalla Namibia sono stati rilasciati ed hanno iniziato a vagare sul territorio indiano.