In arrivo una grave crisi agricola e umanitataria: lo afferma la Fondazione Bill & Melinda Gates

La Fondazione ha effettuato una analisi insieme a CGIAR che mette in luce di come il surriscaldamente globale stia stravolgendo l'agricoltura soprattutto nell'Africa subsahariana. Per questo servono più fondi. E viene lanciato un appello ai leader del pianeta.

In arrivo una grave crisi agricola e umanitataria: lo afferma la Fondazione Bill & Melinda Gates

Il mondo, e in particolare i Paesi poveri dell’Africa subsahariana, potrebbero fare presto i conti con una gravissima crisi agricola e umanitaria. A metterlo nero su bianco è la Fondazione Bill & Melinda Gates, che in vista della Cop26 di Glasgow ha effettuato una analisi insieme alla CGIAR, che mette in luce di come il riscaldamento globale sta mettendo in difficoltà i raccolti agricoli specialmente appunto nell’Africa subsahariana. La Fondazione di Bill e Melinda Gates si occupa da tempo di numerosi problemi umanitari, in particolare per quanto riguarda la fame nel mondo o la ripresa post Covid

Proprio la Bill & Melinda Gates Foundation è stata in prima linea nella lotta alla pandemia, fornendo supporto finanziario alle case farmaceutiche impegnate nello sviluppo dei vaccini anti Covid. Il nuovo rapporto della Fondazione racconta le sfide emergenti nel campo dell’agricolatura e i passaggi chiave ai quali saranno chiamati i leader di tutto il mondo. Di questo se ne discuterà anche alla conferenza sul clima che si terrà appunto nella città scozzese. 

Allarme per i rifiugiati climatici

Secondo gli esperti, entro l’anno 2050 il 70% del totale delle colture in Africa sarà sottoposto ad una grave crisi idrica, innescata appunto dai cambiamenti climatici. Questa situazione porterà alla creazione di nuove fasce della popolazione sempre più povere, con ripercussioni sociali a dir poco drammatiche. 

Per questo i leader che parteciperanno alla Cop26, in questi anni, dovranno prevedere investimenti anticipati su larga scala “con sforzi coordinati globali e nazionali”. In sostanza bisogna attuare un vero e proprio piano di resilienza. Entro la fine del secolo la temperatura globale potrebbe aumentare di 2-3 gradi

L’emergenza climatica sta già facendo crollare i raccolti dei piccoli agricoltori, con effetti che sono visibili appunto già in Africa. I cambiamenti climatici potrebbero inoltre costringere molte persone ad emigrare altrove, per questo diverse nazioni del mondo potrebbero fare i conti con un’altra emergenza, provocata dai cosiddetti rifugiati climatici

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