Condizioni meteo estreme, in India e Pakistan le temperature percepite sono di 51°, e in Italia l’arrivo di Hannibal con temperature di oltre 32 gradi, ben oltre la media stagionale, non fa ben sperare, danni che causano ulteriori danni all’umanità in termini di incolumità, di sicurezza alimentare, costringendola a migrare.
I negoziati delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si terranno in Egitto quest’anno nell’ambito della COP27. i 7 ultimi anni, in particolare dal 2015 al 2019, sono stati i più caldi di sempre. Il segretario generale dell’Onu Guterres: “La trasformazione verso l’energia rinnovabile è il progetto di pace del 21esimo secolo. Stiamo bruciando la nostra unica casa”.
Lo scorso anno anche il riscaldamento degli oceani ha fatto registrare un nuovo picco e ci si aspetta che proseguirà la tendenza in futuro. Gli oceani assorbono il 23% delle emissioni di CO2 causate dall’uomo nell’atmosfera: l’anidride carbonica, reagendo con l’acqua del mare, la rende più acida abbassando il suo ph.
Il piano Onu chiede inoltre di porre fine ai sussidi governativi per i combustibili fossili: “Mentre le persone soffrono per i prezzi elevati alla pompa, l’industria del petrolio e del gas sta guadagnando miliardi da un mercato distorto. Questo scandalo deve finire. Il mondo deve agire in questo decennio per prevenire il peggioramento degli effetti del cambiamento climatico e per mantenere l’aumento della temperatura al di sotto di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali” continua il segretario Guterres.
Il buco nell’ozono sopra l’Antartide segna una dimensione e una profondità eccezionali. La sua superficie massima raggiunge 24,8 milioni di km2, l’equivalente di tutta l’Africa, alcuni ecosistemi si stanno degradando ad un ritmo senza precedenti; l’aumento delle temperature aumenta il rischio di perdita irreversibile degli ecosistemi marini e costieri, la nostra capacità di sostenere la vita umana è migliorata, anche se le perdite economiche crescono in modo esponenziale.
Tuttavia, molto resta da fare, come dimostrano l’attuale siccità nel Corno d’Africa, le recenti inondazioni mortali in Sud Africa e il caldo estremo sperimentato da India e Pakistan.