Entro quattro anni in Francia non si potranno più utilizzare biccheri, piatti e posate di plastica solitamente usati per pic-nic o feste tra amici. Lo prevede una decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Francese lo scorso 31 agosto.
Il provvedimento di evidente stampo eco-friendly si pone come obiettivo la riduzione dei rifiuti a tutto vantaggio dell’ambiente. La Francia negli ultimi anni si è dimostrata molto attenta all’impatto ambientale, e questo provvedimento non può che confermare lo spirito verde del legislatore transalpino.
Il decreto fa parte di un più ampio progetto di legge volto a concretizzare la transizione energetica del paese d’Oltralpe. Tale progetto era già stato reso pubblico lo scorso anno, ma come era logico ipotizzare, alcune grandi aziende non avevano gradito l’iniziativa. Il legislatore ha però deciso di continuare a seguire la propria strada, incurante delle lobby del settore. L’obiettivo prioritario rimane infatti la riduzione della diffusione delle sostanze tossiche nell’ambiente.
La plastica al momento rappresenta uno dei materiali maggiormente responsabili dei danni causati agli ecosistemi dei nostri mari ed oceani. Ogni anno in Francia viene riciclato solo l’1% dei 4,73 miliardi di bicchieri di plastica che vengono gettati nel cestino della spazzatura.
Un dato troppo esiguo che ha necessariamente dovuto far correre ai ripari il legislatore francese, allarmato anche per un altro motivo non meno preoccupante: il bisfenolo A. Questa sostanza tossica viene rilasciata con il consumo di bevande calde contenute nei famigerati bicchieri di plastica che la Francia ha ora deciso di mettere al bando.
Il contenuto del provvedimento normativo è ben chiaro: con il 2020 verranno proposte stoviglie monouso con almeno il 50% di materie prime provenienti da fonti rinnovabili. Nel 2025 la percentuale verrà innalzata al 60%. Il divieto avrà natura perentoria, in quanto a decorrere dall’1 gennaio 2020 non si potranno produrre né tanto meno vendere o cedere gratuitamente stoviglie che non rispettino quanto stabilito dalla normativa stessa.