Come sappiamo, il 29 Novembre si è aperta a Parigi la Conferenza Mondiale sul Clima (“COP21”) e diverse aziende private hanno promesso un maggior impegno per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Ovviamente i governi non sono stati da meno e la Francia ha annunciato la stesura dei primi 1000 km di strada fotovoltaica.
L’idea, in sé, non è nuova; tempo fa, una coppia dello Iowa promosse – su Indiegogo – il progetto “Solar Roadways” che si proponeva di tappezzare tutte le strade degli States di esagono in vetro con processori incorporati per la generazione di energia elettrica. La “mission” subì, poi, un ridimensionamento sia per via dei costi (tappezzare tutte le strade USA sarebbe costato svariati trilioni di dollari), sia per via delle resistenze private ed amministrative. Risultato? Gli esagoni fotovoltaici della Solar Roadways vennero destinati solo a piccoli tratti di strada e, per lo più, a marciapiedi e parcheggi. Una goccia nel mare, insomma.
Oggi qualcosa di simile, ma con un notevole supporto istituzionale, verrà realizzato dalla Wattway che è riuscita ad ottenere, dal governo di Parigi, una commessa per tappezzare, fotovoltaicamente, 1000 Km di strade sul territorio gallico dei nostri vicini.
Nello specifico, si tratterà di una spesa, per le casse transalpine, di 200-300 milioni di euro e la stesura su strada della tecnologia fotovoltaica Wattway verrà attuata dalla stessa società, la Colas, che si occupa della manutenzione del particolare asfalto da competizione nei circuiti di Montecarlo, Le Castelet, Magny-Cours e Le Mans.
Tecnicamente parlando, la stesura della tecnologia Wattway non sarà affatto difficile: non si dovrà ripavimentare tutto ma si potrà semplicemente stendere il “tappeto” di pannelli fotovoltaici (da 20 m2 l’uno) sulle strade che, però, non dovranno presentare buchi o imperfezioni di sorta. Una volta “messa a regime”, la strada fotovoltaica da 1000 km sarà capace di mantenere un paese di 5000 anime ogni km di percorso: con i 1000 km totali si prevede di coprire il fabbisogno elettrico dell’8% di tutte le famiglie francesi (5 milioni di famiglie in totale!).
Oltretutto, anche se non è sicuro che tipo di manutenzione dovrà esser fatta su questi tipi di pannelli, comunque leggermente meno “efficienti” dei pannelli tradizionali (15% vs il 18/19%), va detto che la durata media di ognuno di essi si attesta su una media di 20 anni e la loro resistenza è fuor di dubbio: il sottile strato che ne protegge le delicate parti in silicio regge anche i carichi dei camion che passano abitualmente sulle autostrade e la certificazione IP66 li protegge da qualsiasi intemperie metereologica.
Non è ben chiaro quando partirà l’avvio del progetto dei 1000 km di strade francesi fotovoltaiche con tecnologia Wattway, né sono emersi dettagli circa la tratta da “coprire” e le tempistiche per farlo. Di sicuro, visto che il governo francese c’ha messo soldi e faccia, è probabile che almeno quest’iniziativa ecologica non naufragherà nel nulla come le altre.