Da quando il Presidente del Brasile ha puntato tutto sullo sviluppo tralasciando la conservazione, la quantità di verde che si perde nella Foresta Amazzonica aumenta sempre più. La sua esistenza consente di rallentare il processo del surriscaldamento globale, ma dei giornali brasiliani hanno confermato che, in realtà, nel Paese sono decisi a procedere alla deforestazione tramite l’utilizzo di escavatori, bulldozer che sradicano i tronchi e così via.
Alcune foto scattate dai satelliti mostrano che la foresta è sempre meno fitta, gli alberi sono sempre più distanti tra loro, al punto che la velocità di deforestazione è pari ad un ettaro al minuto, l’equivalente di uno stadio da calcio. Le motivazioni che spingono a fare ciò sembrerebbero essere legate alla creazione di nuovi pascoli.
Perché è un problema serio perdere la Foresta Amazzonica?
La Foresta Amazzonica viene soprannominata anche il Polmone Verde del pianeta, poichè è la più grande al mondo. Il vero problema che nasce dalla deforestazione di questo “polmone” è che gli alberi contengono una grande quantità di carbonio accumulata dall’inquinamento in migliaia di anni. Le foglie degli alberi, infatti, hanno il compito di assorbire l’anidride carbonica, convertendola in ossigeno mediante la fotosintesi, ed evitandone la dispersione nell’atmosfera.
Per fare un paragone, la quantità di anidride carbonica assorbita dagli alberi è pari alle emissioni di combustibili fossili dei Paesi circostanti la foresta dal 1980 al 2010. Rappresenta, inoltre, il luogo in cui è possibile trovare il maggior numero di specie viventi diverse: circa un decimo di tutti gli esemplari esistenti.
Alcune persone intervistate dalla BBC che coprono importanti ruoli nella politica brasiliana e che hanno deciso di mantenere anonime le identità e le voci, hanno spiegato che si sta tentando il tutto per tutto per abbattere letteralmente l’intera foresta. L’obiettivo è quello di indebolire il più possibile le leggi che tutelano l’ambiente e stanno facendo di tutto per nascondere la verità.
Queste interviste, infatti, sono state tenute in segreto proprio per questo motivo. Il dato che preoccupa di più è che i dati sulla deforestazione potrebbero essere ben più gravi di quanto realmente dichiarati, perché alcune parti già deforestate non sono state ancora riprese dai satelliti.