Costruita un’isola verde con la plastica del fiume

Al progetto hanno lavorato i giovani della Recycled Island Foundation. Dopo aver raccolto e riciclato la plastica hanno costruito esagoni che come dei lego si incastrano. Realizzando così un parco acquatico a Rotterdam di 140 metri quadri

Costruita un’isola verde con la plastica del fiume

L’inquinamento da plastica nel Mare del Nord ha interrogato un gruppo di giovani della no profit Recycled Island Foundation, i quali hanno cercato una soluzione per non lasciar passare ancora montagne di rifiuti che arrivando dai canali della città si direggono al mare, dove è poi impossibile raccoglierli.

Ramon Knoester, coordinatore del team, ha spiegato che “il progetto è durato cinque anni, per realizzarlo hanno dovuto affinare la tecnica”. Un anno e mezzo fa sono iniziati i lavori, in questo tempo sono stati fermati 9mila chili di detriti di plastica che dopo essere stati riciclati, sono stati trasformati in un parco galleggiante, il Recycled Park, inaugurato in questi giorni. 

Le piattaforme fluttuanti sono tre, ciascuna è costata 50mila euro, posizionate in punti strategici sul fiume Mosa, hanno il compito di filtrare la plastica che nel percorso Francia – Paesi Bassi, 950 chilometri d’acqua, il fiume raccoglie. Per realizzare le piattaforme i ragazzi della Recycled Island Foundation hanno coinvolto gli studenti dell’Università di Rotterdam, il Comune, il governo e dozzine di sponsor, tutti concordi nel voler salvare l’ecosistema fluviale cittadino. 

Le piattaforme hanno catturato bottiglie, sacchetti, contenitori per detersivi, pezzi di polimeri, il tutto, grazie alla collaborazione dei giovani ricercatori dell’Università di Wageningen, è stato trasformato in blocchi esagonali di due metri per lato. Accostandoli e fissandoli l’uno all’altro è stato formato un sistema a “nido d’ape”. La plastica recuperata è stata usata tutta: una pellicola profilata di polistirolo per la parte superiore della piattaforma, polistirolo espanso, per il corpo centrale, polipropilene per la scocca, una struttura ruvida ottenuta con altri polimeri, per la parte a contatto con l’acqua.

Dai primi giorni di luglio le isole esagonali green si trovano sul fiume Nieuwe Maas dando vita al primo parco galleggiante cittadino. Per ora sono solo 140 metri quadri, ma nel progetto si pensa di arrivare a 1500 metri quadri di detriti inquinanti trasformati in un’isola verde.

Gli esagoni realizzati, ha spiegato Knoester, hanno diverse funzioni: “in superficie, come fossero vasi, sono state piantate negli esagoni diverse specie di piante e fiori in grado di attrarre api e insetti, mentre nel lato subacqueo, tramite uno speciale materiale ruvido, i pesci potranno trovare punti in cui deporre le uova“. Un’idea geniale capace di mantenere la biodiversità del fiume e di fungere da riparo per “microrganismi, uccelli, alghe, larve, lumache. Così ricicliamo e preserviamo l’habitat in un colpo solo“, come si legge nel sito repubblica.it.

Altri Paesi che hanno lo stesso problema della plastica arrivata agli oceani attraverso i fiumi e hanno già chiesto la collaborazione dei ragazzi di Rotterdam. Il team olandese ora sta lavorando in Indonesia, ad Ambon, ad agosto lo stesso progetto verrà avviato a Bruxelles, poi ad Amsterdam.

Continua a leggere su Fidelity News