Cani, come sarebbero se non ci fosse l’uomo

Come sarebbe il mondo senza gli esseri umani? La natura riprenderebbe il suo posto, cambiando l’ambiente, il clima ed anche le specie animali: i cani sarebbero, probabilmente, di una razza unica, nata dalla libera evoluzione.

Cani, come sarebbero se non ci fosse l’uomo

Bassotti, carlini, dalmata e bouledogue, ma anche beagle, levrieri e chihuahua: in un mondo senza esseri umani, con ogni probabilità, non esisterebbe nessuna di queste razze canine. E’ ormai riconosciuta l’intereferenza dell’uomo con la natura, che la modifica a proprio vantaggio togliendole il controllo dell’ambiente; lo stesso meccanismo avviene con le razze canine, che sono state selezionate dall’uomo secondo particolari caratteristiche unicamente volte a soddisfare il lato estetico.

Il professor Dan O’Neill, epidemiologo del Royal Veterinary College di Londra, ha provato a porsi questo quesito: come sarebbero i cani senza l’intervento degli esseri umani? La risposta, almeno secondo lui, è semplice: ci sarebbe una razza universale, equilibrata e nata dalla naturale evoluzione della specie e prenderebbe il nome di Goldilocks, ovvero Riccioli d’oro.

O’Neill saprebbe anche descrivere l’aspetto di tale razza, evidenziando il fatto che non rispecchierebbe alcuna delle razze domestiche alle quali siamo abituati: “Assomiglierebbe agli attuali cani randagi e selvatici che si incontrano in alcune aree del mondo, cani che vivono senza l’intervento umano, dove la selezione naturale è l’unica legge“. Il Goldilocks avrebbe quindi un corpo snello e magro, zampe lunghe e forti, in grado di correre per seguire il suo istinto predatorio e orecchie dritte e ricettive: tutte caratteristiche che, secondo gli studi, gli permetterebbero di sopravvivere in autonomia nell’ambiente naturale.

Secondo lo specialista, questa razza ad evoluzione naturale, sarebbe da intendersi come ispirazione per i cani del futuro; “la selezione artificiale che ha creato una varietà impressionante di razze ma spesso a scapito della salute dei cani, non avrebbe più motivo di esistere”, avrebbe dichiarato O’Neill.

Infatti, senza la pressione sociale dei criteri estetici da soddisfare, alcuni tratti peculiari delle razze, come il muso schiacciato dei bulldog, verrebbero lentamente eliminati: tutti i cani tornerebbero progressivamente a quella che si può considerare la razza originaria. I vantaggi di questa lenta trasformazione sarebbero innegabili: oltre ad eliminare alcune problematiche di salute, generate dalle conformazioni fisiche particolari volute dall’uomo, il cane potrebbe esprimere appieno il suo istinto naturale.

Questa evoluzione sarebbe il ritorno del cane al suo vero io: un animale forte ed in equilibrio con l’ambiente naturale, che non deve portare il peso della selezione estetica voluta dall’uomo, ma è libero di vivere come i suoi antenati che vivevano millenni di anni fa.

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