La scorsa settimana l’enorme regione dell’Antartide ha raggiunto la temperatura più alta e più calda della storia: 65° Fahrenheit (18.3 °Celsius), il che è terribilmente spaventoso perchè quel tipo di temperatura non è per nulla tipico di quelle latitudini. Nel mese di marzo 2015 gli scienziati presenti sul luogo avevano riportato la temperatura maggiore, la quale era stata di 63.5° F (17.5 °C). Anche se è solo di 1.5 gradi in più della linea di fondo, il problema è che la temperatura è ancora in aumento.
Il dottor Drew Kann della “CNN” afferma che: “La regione antartica si sta riscaldando rapidamente a causa dell’inquinamento da gas serra causato dall’uomo. Ed il riscaldamento stesso osservato qui ha gravi conseguenze globali, soprattutto per i milioni di persone che vivono sulle coste del mondo e che sono vulnerabili all’innalzamento del livello del mare“.
Tuttavia, se tutto il ghiaccio presente si sciogliesse completamente, il livello del mare salirebbe in modo esponenziale oltre che catastrofico. Oltre al livello del mare, lo scioglimento del ghiaccio colpisce anche la flora e la fauna selvatica che vive in Antartide. I pinguini, ad esempio, in Antartide risentono con molta sofferenza del cambiamento climatico.
Complessivamente in Antartide, circa il 75% dei gruppi di pinguini presenti è diminuito negli ultimi 50 anni a causa del cambiamento climatico. Alcuni eminenti scienziati che stanno studiando i gruppi di pinguini sull’Isola degli elefanti, che si trova a circa 150 miglia al largo della penisola antartica, hanno notato qualcosa sulla fauna e sulla flora selvatica.
Tutto è accaduto quando la scorsa settimana è stata registrata la temperatura del giorno più caldo in Antartide, gli scienziati hanno notato pochi giorni dopo che i krill, piccoli crostacei, stanno diminuendo la loro disponibilità numerica. Il krill infatti è una parte essenziale della dieta dei pinguini. Le temperature più calde dell’acqua e lo scioglimento del ghiaccio, stanno causando la scomparsa della popolazione di krill, che non è solo una parte importante della dieta dei pinguini, ma anche di altri animali, come le balene, le foche, i pesci e gli uccelli.