Ha dell’incredibile la storia di Jason Padgett, 44 anni, residente a Tacoma, Washington (USA). Padgett era un latin lover, a volerlo così definire, un uomo che fino ai 31 anni ha orientato la sua vita attorno a poche, prosaiche passioni: la palestra, le donne e le macchine sportive. Rappresentava insomma il classico stereotipo di ciò che potremmo definire, gergalmente, il tamarro per eccellenza. Ma il caso ha voluto che la vita dell’uomo procedesse su binari differenti: il 31 Settembre 2002, Jason Padget è stato vittima di una rapida, e nella colluttazione ha riportato un grave trauma cranico. Diventando improvvisamente un genio. Prima di quell’evento, per sua stessa ammissione, l’uomo non si era mai realmente interessato agli studi accademici, e lavorava nel negozio di forniture del padre.
L’incidente ha gravemente inciso sulla personalità di Padget, che da quel momento, come riporta egli stesso al Daily Mail, ha iniziato a soffrire di disturbo ossessivo-compulsivo, di depressione e di altri disturbi causati dallo stress post traumatico. Era rimasto così disturbato da aver trascorso in seguito diversi anni praticamente da recluso, cercando di superare il trauma. Ma l’uomo è oggi sorridente, e racconta che quel dramma gli ha aperto nuove prospettive di vita che dapprima non avrebbe mai vagliato, perché “i cambiamenti buoni sono stati maggiori di quelli cattivi”. Jason Padget infatti, dopo la tragedia, ha improvvisamente scoperto geniali qualità che prima non gli erano mai appartenute.
Il suo caso è stato infatti etichettato dagli specialisti come uno dei rarissimi esempi al mondo di Sindrome del savant, anche detta sindrome dell’idiota sapiente (ma per ovvie ragioni, specialmente in quest’epoca in cui il culto del politically correct viene considerato alla stregua di una legge non scritta, si preferisce la prima definizione). Trattasi di una condizione tale per cui il cervello, dopo essere stato danneggiato (solitamente avviene in caso di interessamento dell’emisfero sinistro), si ritrova a compensare la situazione di handicap, per così dire; e ne scaturiscono risultati che possono portare il soggetto interessato a manifestare straordinarie capacità artistiche, meccaniche o matematiche. Praticamente, prendendo una botta in testa si può rischiare di diventare un genio, riducendo il concetto ai minimi termini.
Jason Padget va quindi ad allungare una statistica cortissima, poiché i casi accertati di persone che hanno contratto questa sindrome nel mondo sono stimati in circa una cinquantina. Da allora è cominciata una nuova vita per Padget, che nel frattempo si è sposato, ed è ora padre di due bambini. “Ero uno di quei bambini che si chiedeva <<Quando mai ti ritroverai a dover ricorrere alla matematica nel mondo reale?>>, le uniche cose che mi interessavano davvero erano uscire la sera, festeggiare e correre dietro alle ragazze”. Ora Jason Padget, che si è riscoperto un genio matematico in seguito a quell’evento, trascorre la sua vita tra i numeri, ed ha sviluppato una vera passione per l’analisi dei disegni frattali.
Durante una visita specialistica in Finlandia, un medico ha scoperto che il suo emisfero sinistro era incredibilmente attivo, in particolare nell’area deputata alle abilità matematiche, ed ha evidenziato come, secondo lui, esso sia stato letteralmente stato inondato di neurotrasmettitori. Così l’uomo si è iscritto al college, ha studiato matematica ed ha persino scritto un libro: “Struck bu Genius: How a Brain Injury Made Me a Mathematical Marvel”, ora in procinto di diventare un film nel quale sembra reciterà il noto attore Channing Tatum. “Credo di essere la prova vivente dello sconfinato potenziale latente in ognuno di noi”, ha commentato l’uomo nella sua biografia.