Un recente sondaggio pubblicato nel Regno Unito che ha coinvolto 2.400 coppie ha svelato una cattiva abitudine che sembra essere molto più diffusa di quanto si pensi: non lavare con sufficiente frequenza il proprio pigiama. La media sembra essere di circa due settimane per gli uomini e di ben 17 giorni per le donne.
Molti degli intervistati hanno ammesso la loro mancanza sostenendo che lo stress e la routine quotidiana prendono spesso il sopravvento su quella che dovrebbe essere una normale regola di igiene, relegando il lavaggio del pigiama nel dimenticatoio delle cose da fare a volte per intere settimane. Altri sostengono che si tratta di una scelta voluta in quanto riferita ad un indumento utilizzato solo per poche ore al giorno.
Il 73% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di non badare molto alla questione e di dormire con la prima cosa che capita, mentre altri hanno sostenuto che la bassa frequenza dei lavaggi è dovuta alla scarsità di “ricambi”. Molto più divertenti le risposte date dagli uomini. All’incirca uno su due ha dichiarato di non lavarlo semplicemente perché “non puzza” mentre il 34% ha tirato in ballo la propria partner dichiarando che “finché non dice nulla, allora va bene”.
I risultati del sondaggio hanno lasciato a bocca aperta la professoressa Sally Bloomfield della London School of Hygiene & Tropical Medicine. Dopo aver appreso inorridita le cattive abitudini dei suoi connazionali, la dottoressa ha tuonato dalle colonne del Daily Mail sottolineando i gravi rischi per la salute nei quali incorrono tutti coloro che perseverano in questa cattiva consuetudine.
Un pigiama non lavato da tempo diventa un ricettacolo di numerosi batteri che possono risultare pericolosi per la salute dell’uomo. Finché questi batteri restano al di fuori dell’organismo umano depositandosi sulla pelle sono di fatto innocui ma qualora riescano a penetrarvi, magari attraverso il condotto urinario o alcune ferite, possono causare cistiti o addirittura la più grave MRSA la cui origine è legata ad un ceppo di batteri particolarmente resistente agli antibiotici. La dottoressa ha messo in guardia anche dalla trasmissione dei batteri agli altri membri della famiglia durante la fase di lavaggio nella quale il pigiama contaminato entra in contatto diretto con gli indumenti degli altri componenti il nucleo familiare.