Tra Google, Apple e Samsung, il settore tech si prepara a una serie di aggiornamenti significativi: Mountain View punta a rendere l’intelligenza artificiale più trasparente e utile con link alle fonti, strumenti di emergenza live e nuove funzioni di Gemini su Chrome e dispositivi smart home; Apple sorprende con i chip A19 più compatti e potenti, nuovi iPad e l’HomePad per la casa connessa; Samsung invece espande le funzionalità della One UI 8.5, prepara i Galaxy S26 con ricarica Qi2 e accessori magnetici, e introduce un caricatore da 60W ottimizzato per prestazioni e sicurezza.
Mondo Google
Google, a breve l’AI metterà in evidenza i link delle fonti e inviterà a cliccarli
Google sta preparando un’evoluzione significativa del suo AI Mode, che presto mostrerà in modo molto più chiaro i collegamenti alle fonti originali integrandoli direttamente nelle risposte generate. L’azienda sta anche avviando un programma pilota con importanti testate internazionali per offrire anteprime e riassunti degli articoli dentro Google News e nell’app Gemini, sempre corredati da link evidenziati che invitano alla lettura completa. L’obiettivo è rendere le risposte meno isolate dal contesto e più simili a spiegazioni documentate, in cui l’utente può verificare subito l’origine delle informazioni e approfondire con un clic. In parallelo, la Guida Web arriva in un numero maggiore di ricerche complesse organizzando automaticamente i contenuti per temi, mentre la nuova funzione Fonti preferite si prepara al debutto globale per dare maggiore visibilità ai siti seguiti abitualmente e ai canali a cui si è abbonati, inclusi quelli mostrati nell’app Gemini e nelle modalità AI della Ricerca.
Google lancia Emergency Live Video su Android per assistere le emergenze in tempo reale
Google ha annunciato l’arrivo di Emergency Live Video su Android, una funzione pensata per consentire ai soccorritori di visualizzare filmati in diretta durante situazioni critiche. Dalle emergenze stradali a problemi medici improvvisi o eventi naturali rapidi, la condivisione in tempo reale permette agli operatori di valutare subito la situazione e intervenire nel modo più adeguato. L’utente riceve una richiesta dal dispatcher e può avviare lo streaming con un solo tap, mantenendo il controllo totale: il flusso video è crittografato e può essere interrotto in qualsiasi momento. La funzione permette anche ai soccorritori di fornire istruzioni immediate, come indicazioni per la rianimazione cardiopolmonare, mentre si attende l’arrivo dei soccorsi. Emergency Live Video si integra con gli strumenti di sicurezza Android già esistenti, come Emergency Location Service, Car crash Detection, Fall Detection e Satellite SOS. Il rilascio è iniziato il 10 dicembre negli Stati Uniti, in alcune zone della Germania e in Messico, ed è compatibile con dispositivi Android 8 o superiori con Google Play Services, con l’obiettivo di estenderne la disponibilità a livello globale grazie alla collaborazione con organizzazioni di pubblica sicurezza.
Gemini integra nuove funzioni di AI direttamente in Chrome su iOS negli USA
Google ha iniziato a introdurre l’integrazione di Gemini all’interno di Chrome per i dispositivi iOS, trasformando il browser in un vero assistente contestuale. La funzione, già disponibile per alcuni utenti negli Stati Uniti, permette di accedere a un pannello mobile fluttuante cliccando sul nuovo pulsante “Chiedi a Gemini” nel menù Strumenti pagina. Gemini legge l’URL della pagina visitata e offre strumenti rapidi come il riassunto dei contenuti, la creazione automatica di FAQ, spiegazioni semplificate di concetti complessi e persino modifiche contestuali a testi online, come ricette. L’interfaccia, semplice e pulita con menu Liquid Glass, consente di avviare nuove chat senza interrompere la navigazione, ma al momento non permette di scegliere tra diversi modelli di Gemini. Per poter utilizzare la funzione è necessario avere Chrome in inglese, essere loggati con l’account Google e non usare la modalità Incognito. L’integrazione arriva con l’aggiornamento a Chrome 143 per iOS, che porta anche la possibilità di confermare pagamenti con Face ID o Touch ID senza digitare il codice CVC della carta. Google prevede un’espansione graduale del servizio anche in altri paesi.
Gemini for Home si espande: più utenti USA possono accedere all’anteprima
Google ha deciso di ampliare l’accesso anticipato a Gemini for Home, l’assistente AI progettato per la gestione domestica intelligente. Fino a poco tempo fa, solo un numero limitato di utenti poteva testare le funzionalità della versione di anteprima, ma ora Mountain View ha reso possibile l’accesso a una platea più ampia, garantendo l’invito anche tramite semplice registrazione online. L’assistente è pienamente compatibile con dispositivi come Nest Hub di seconda generazione, Nest Audio, Nest Mini di seconda generazione e Nest Hub Max, mentre altri prodotti, tra cui alcuni altoparlanti di prima generazione e dispositivi di terze parti, riceveranno la maggior parte delle funzionalità, ad eccezione di Gemini Live. Questa espansione conferma l’impegno di Google nel consolidare il proprio ecosistema smart home e testare l’esperienza AI direttamente nelle case degli utenti, raccogliendo feedback utili per migliorare le interazioni quotidiane. Al momento il programma rimane limitato agli Stati Uniti, senza indicazioni precise su un eventuale arrivo in Europa.
Google introduce un blocco intelligente per evitare la rotazione indesiderata durante le chiamate
Negli ultimi giorni l’app Telefono di Google è finita al centro dell’attenzione per una novità che, pur pensata per migliorare l’esperienza d’uso, ha generato più fastidi del previsto. L’interfaccia orizzontale introdotta per le chiamate, infatti, attiva automaticamente un layout a due colonne non appena lo smartphone viene ruotato, mostrando a sinistra le informazioni del contatto e a destra i controlli. Un’impostazione elegante ma poco pratica per chi mantiene la rotazione automatica attiva e preferisce gestire le conversazioni sempre in verticale. Per risolvere l’inconveniente Google ha inserito nella versione Beta 202 un nuovo comando chiamato “Mantieni la modalità verticale durante le chiamate”, collocato nella sezione “Opzioni di visualizzazione”. Una volta attivato, questo blocco selettivo impedisce al display di ruotare mentre si è in conversazione, lasciando inalterato il comportamento del telefono nelle altre app. La funzione, già ampiamente diffusa nel canale beta, appare stabile e destinata ad arrivare presto nella release pubblica, insieme a ulteriori rifiniture dell’interfaccia e alle nuove funzioni in fase di test.
Mondo Apple
Apple A19 e A19 Pro: la nuova generazione di chip sorprende per la miniaturizzazione avanzata
La famiglia di processori Apple A19, destinata alla serie iPhone 17, sta attirando grande attenzione dopo le analisi di SemiAnalysis basate sui die shot condivisi online, rivelando un risultato tecnico che supera nettamente le aspettative. Nonostante il salto prestazionale e la presenza di nuclei di efficienza più ampi, questi chip risultano circa il 10% più compatti rispetto all’A18 Pro. La scelta della litografia N3P di TSMC, evoluzione della N3E impiegata nella generazione precedente, prometteva ufficialmente una riduzione dell’area di appena il 4%, ma Apple è riuscita ad amplificare questo margine grazie a un lavoro di ottimizzazione particolarmente scrupoloso. La contrazione dello spazio occupato dai componenti uncore, come motori multimediali, sistemi di sicurezza e ISP fotografico, ha permesso di ottenere una riduzione paragonabile a un vero e proprio die shrink, un livello di miglioramento che solitamente richiede un cambio di processo produttivo. Questa abilità ingegneristica sottolinea quanto la strategia di Apple punti su soluzioni approfondite e non solo sulla potenza bruta, offrendo una piattaforma che potrebbe diventare un riferimento anche per i futuri chip della serie M.
Apple prepara l’HomePad: il nuovo hub domestico che punta a rivoluzionare la smart home
Apple si avvia a entrare con decisione nel settore della casa connessa e il progetto HomePad ne è la conferma più evidente. Le ultime indiscrezioni provenienti da una build preliminare di iOS 26 mostrano come il dispositivo, identificato internamente come “J490”, sia ormai vicino al debutto e rappresenti una sorta di fusione tra iPad e HomePod, pensata per diventare il cuore della smart home del 2026. Il design dovrebbe puntare su un display quadrato integrato in un corpo dotato di speaker evoluto, con un chip A18 progettato per supportare Apple Intelligence e la nuova generazione di Siri. Interessante anche la presenza di una fotocamera ultra–grandangolare in stile Center Stage, utile per le chiamate FaceTime, affiancata dal Face ID che permetterà di riconoscere chi si trova nella stanza e adattare automaticamente il profilo utente. La strategia include anche un secondo dispositivo, “J229”, un accessorio dotato di fotocamera e sensore acustico che potrebbe trasformarsi in una videocamera di sicurezza o in un campanello smart. Entrambi i prodotti dovrebbero arrivare nella primavera del 2026 con iOS 26.4, segnando l’inizio di una nuova fase per l’ecosistema domestico di Apple.
iMessage, il servizio che non puoi spegnere: perché bloccarlo danneggia tutto iOS
La recente esclusione di FaceTime dalla Russia ha messo in luce un aspetto sorprendente dell’ecosistema Apple: iMessage non può essere facilmente bloccato perché il suo traffico è fuso con quello delle notifiche di sistema gestite dalle APN. Intervenire su questi indirizzi significherebbe spegnere ogni avviso sugli iPhone, rendendo gli smartphone quasi inutilizzabili. Questa architettura non nasce per proteggere il servizio dai governi, ma come risposta agli operatori che, ai tempi del lancio, volevano tutelare gli introiti degli SMS. Apple integrò iMessage nel flusso delle notifiche per impedire blocchi selettivi e oggi quella strategia commerciale si è trasformata in uno scudo tecnico contro qualsiasi censura mirata. FaceTime non gode della stessa protezione perché, dopo la fase iniziale gestita dalle APN, passa a protocolli dedicati come STUN e ICE, risultando quindi più facile da limitare.
Apple prepara i nuovi iPad: Air con chip M4 e modello base con A19 e Apple Intelligence
Nel codice di una build interna di iOS 26 sono emersi segnali convincenti sul fatto che Apple stia finalizzando i prossimi iPad base e iPad Air, con un lancio previsto per la primavera 2026. I riferimenti ai codename J581 e J588 suggeriscono che il modello entry-level adotterà il chip A19, aprendo così l’accesso ad Apple Intelligence anche all’iPad più economico, molto diffuso tra studenti e famiglie. Per l’iPad Air, identificato dai codename J707, J708, J737 e J738, l’indizio più rilevante riguarda l’uso del chip M4, una scelta che spingerebbe ulteriormente questa linea verso prestazioni di fascia alta e vicine ai Pro. Le tracce del codice accennano anche al possibile impiego del nuovo chip di connettività N1, sebbene non ci siano conferme dirette. Questi modelli rappresenterebbero la prima ondata di iPad dopo il refresh autunnale dei Pro con chip M5, mentre per il nuovo iPad mini con display OLED l’attesa si prolungherà almeno fino alla seconda metà del 2026.
Mondo Samsung
One UI 8.5 Beta: attenzione agli utenti di Good Lock
Samsung ha avviato la beta della One UI 8.5, permettendo agli utenti di provare in anteprima le novità del prossimo aggiornamento per la famiglia Galaxy S25. Tuttavia, chi utilizza regolarmente i moduli di Good Lock deve prestare attenzione: al momento, molti di questi strumenti di personalizzazione avanzata non sono ancora compatibili con la nuova beta. Moduli come Home Up, che consentono di modificare in profondità la schermata principale, risultano inattivi, mentre altri continuano a funzionare parzialmente. Chi decide di testare la One UI 8.5 in anteprima deve quindi verificare la compatibilità dei moduli essenziali per evitare limitazioni nell’esperienza d’uso.
Samsung Galaxy S26 conferma ricarica Qi2 e accessori magnetici
Le ultime anticipazioni sui Galaxy S26 confermano che la prossima gamma flagship di Samsung porterà il supporto completo al protocollo di ricarica wireless Qi2, introducendo al contempo un ecosistema di accessori magnetici simile al MagSafe di Apple. Roland Quandt, noto leaker di WinFuture, segnala che Galaxy S26, S26 Plus e S26 Ultra saranno compatibili con custodie magnetiche ufficiali, tra cui Magnetic Clear, Magnetic Carbon, Magnetic Rugged e Magnetic Silicon, oltre a un power bank magnetico e un caricatore Qi2 da 25W pensato per l’S26 Ultra. Quest’ultimo modello supporterà la ricarica wireless fino a 25W e sarà l’unico compatibile con la S Pen, con accessori come il Dual Magnet Ring Holder che funge da grip e supporto per appunti o disegno, migliorando l’esperienza d’uso quotidiana.
Samsung presenta il nuovo caricatore da 60W: ricarica più rapida e gestione energetica ottimizzata
Samsung amplia la propria offerta introducendo un caricatore da 60W che supera il precedente limite dei 45W, offrendo una soluzione più potente pensata per smartphone Galaxy, Galaxy Book e altri dispositivi compatibili. Il design mantiene dimensioni compatte, integra la tecnologia PD 3.1 con PPS e ottimizza i consumi grazie allo standby sotto i 5 mW e al chip Smart IC, progettato per ridurre gli sprechi energetici. La protezione da surriscaldamento, cortocircuiti e sovracorrente ne rafforza l’affidabilità, mentre il supporto a Super Fast Charging 2.0 segnala un’evoluzione significativa nella strategia di ricarica dell’azienda. Il prezzo di lancio in Europa è fissato a 52,90 euro, un incremento di circa dieci euro rispetto al modello da 45W. Le indiscrezioni suggeriscono che il Galaxy S26 Ultra potrebbe essere il primo smartphone Samsung a sfruttare pienamente la ricarica a 60W, ampliando le attese in vista del debutto previsto per febbraio 2026.